La 53esima edizione del SuperBowl nonché la 99esima della NFL si chiudono con il trionfo dei New England Patriots, che nella serata del “Mercedes-Benz Stadium” di Atlanta sconfiggono 13-3 i rivali Los Angeles Rams. 

Gara per niente esaltante, già definita dalla stampa di mezzo mondo come il più brutto Super Bowl quantomeno degli ultimi anni.

Record negativo assoluto di primo Super Bowl nella storia senza alcun touchdown nei primi 3 quarti.

Deludente anche quella che era considerata alla vigila una esaltante sfida generazionale, sia fra gli allenatori, il 66enne veterano Bill Belichick ai New England e l’acerbo Sean McVay, la metà degli anni, su sponda LA, sia fra gli uomini chiave in campo, il consumato professionista Tom Brady da una parte-41anni, quasi la metà dei quali in NFL- e il 24enne Jared Goff, solo al suo 3° anno da professionista. 

Foto del “Mercede-Benz Stadium” di Atlanta, teatro della sfida. Fonte account “Twitter” ufficiale del “Super Bowl”

Trionfo annunciato ma non troppo.

New England è più titolata dei Rams ma negli anni aveva perso molto a livello tecnico e le primavere della stella Brady sembrano troppe per il football.

Il successo dei New England è comunque storico: 6° Super Bowl, appaiato il record assoluto dei Pittsburgh Steelers.

6 quanti sono i trionfi dello stesso Brady, record assoluto anche per lui, così come per coach Belichick, arrivato al suo 8° Super Bowl-mai nessuno ha trionfato così tanto nella storia.

Il tutto nonostante la deludente prestazione del quarterback di punta di New England, considerata la peggiore dei 9 Super Bowl della sua carriera-nessun touchdown e un solo intercetto nonostante le 276 yards percorse.

Va peggio ancora al diretto rivale Goff, altro osservato speciale, gioca forse la peggiore partita della sua carriera-proprio quella che avrebbe dovuto giocare al meglio…-buono in fase difensiva ma pessimo in quella offensiva, incapace anche di sfruttare le traiettorie interne sul profondo, suo punto di forza.

Grande prestazione invece del wide receiver Julian Edelman, eletto MVP.