NBA Playoff 2019 Anteprima – Tutti contro i Golden State Warriors

Ci siamo. Il momento atteso da milioni di appassionati in tutto il mondo sta per arrivare. Stasera (ore 20.30 italiane) cominceranno infatti i Playoff NBA 2019 (i 73.esimi nella storia), con Gara-1 del Primo Turno tra Philadelphia 76ers e Brooklyn Nets, al Wells Fargo Center. Una postseason che promette grande spettacolo (per la prima volta in assoluto tutte e 16 le squadre partecipanti hanno una media punti a partita superiore a 100), all’insegna della ‘caccia’ ai Golden State Warriors campioni in carica, decisi a cercare un three-peat che manca dal 2000-02, quando furono i Los Angeles Lakers di Shaquille O’Neal e Kobe Bryant a riuscirci. Di seguito andiamo a presentare, serie per serie, questo Primo Turno di Playoff, senza far mancare al termine di ognuna un nostro pronostico. Buona lettura a tutti.

Il quadro completo degli accoppiamenti dei Playoff NBA 2019 (foto da: twitter.com)

NBA PLAYOFF 2019 – WESTERN CONFERENCE – PRIMO TURNO

GOLDEN STATE WARRIORS (1) @ LOS ANGELES CLIPPERS (8)

Inutile girarci attorno, Golden State è la favorita #1 per la conquista del terzo anello consecutivo, il quarto negli ultimi cinque anni. Non è stata una regular season delle più facili, quella appena conclusa, per la squadra di coach Kerr. Il peggior record della gestione dell’allenatore nato a Beirut (Libano), ovvero 57-25 (ma il 27-14 come record esterno è il migliore della Lega quest’anno), con un’annata improntata nel centellinare al massimo le energie, circostanza che ha portato anche ad alcune delle sconfitte più pesanti degli ultimi anni, con il seed #1 nella Western Conference conquistato solo ad inizio Aprile. Ma la regular season è solo un lungo cammino di 82 partite, finalizzato alla fase decisiva, i Playoff.

I californiani si presentano forti ovviamente del funanbolico Stephen Curry (a proposito, il leggero infortunio al piede destro rimediato nella penultima uscita contro i Grizzlies non dovrebbe fargli saltare il debutto in questa postseason), del due volte MVP delle ultime Finals, Kevin Durant, del fantastico (e troppo poco celebrato) Klay Thompson, dell’Orso Ballerino Draymond Green e, da Gennaio, dell’arma che dovrebbe rendere davvero ingiocabile per chiunque una serie contro gli Warriors, ovvero DeMarcus Cousins, inseritosi man mano nel sistema di gioco dei Campioni in carica. Il tutto ovviamente considerando l’apporto della panchina, con i vari Iguodala, Cook, Looney, Livingston, Jerebko, McKinnie e il figliol prodigo Bogut che con il finire della regular season hanno incrementato (e non di poco) il loro contributo.

Di fronte, i Warriors si ritroveranno i Los Angeles Clippers, i quali hanno pagato un leggero calo nel finale, scendendo dal 6° all’8° posto, beccando proprio gli avversari che tutti avrebbero voluto evitare. La squadra di coach Rivers, comunque, è da annoverare tra le grandi sorprese della stagione, poco accreditati dagli esperti, in particolare dopo la trade deadline, con l’addio di Tobias Harris. E invece, contro il pensiero praticamente di tutti, i Clippers si sono rimboccati le maniche, centrando un obiettivo sfuggito malamente ai cugini dei Lakers. Una squadra che annovera, come elementi di spicco, del nostro Danilo Gallinari, autore della sua miglior stagione, del miglior 6° uomo in circolazione, Louis Williams, e di gente come Montrezl Harrell e Patrick Beverley, oltre che di giovani coe Ivica Zubac, Shai Gilgeous-Alexander e Landry Shamet. Detto ciò, però, è altamente improbabile che gli angeleni possano disturbare granché i Figli della Baia, considerando probabilmente già l’evitare lo sweep come un risultato di rilievo.

PRONOSTICO: 4-0 WARRIORS.

HOUSTON ROCKETS (4) @ UTAH JAZZ (5)

Subito un impegno complicato per i ragazzi di coach D’Antoni, sulla carta (e visto lo scorso anno) la compagine che più dovrebbe dare fastidio agli Warriors. In un’annata complicata non poco da infortuni in serie, a lungo i texani si sono aggrappati ad un James Harden spesso davvero inarrestabile (top-scorer della regular season (36.1 di media) ed autore di 57 partite su 78 giocate da 30 o più punti a referto). Nelle ultime partite di regular season, i Rockets sembravano poter conorare la rimonta potendo addirittura assaltare il 2° posto dei Nuggets; e invece, proprio sul traguardo, i Blazers hanno soffiato il 3° posto a Houston, che così si ritrova nella condizione di dover eventualmente affrontare gli Warriors già in Semifinale di Conference (e senza il fattore campo avuto nelle WCF 2018).

Con gente come il già nominato Harden, Chris Paul, il sempre più convincente Clint Capela e gregari di livello come Eric Gordon, PJ Tucker, Austin Rivers, Kenneth Faried e Gerald Green, il passaggio del turno non dovrebbe sfuggire. Ma attenzione a sottovalutare gli Utah Jazz. La squadra di coach Snyder può infatti costituire un osso molto duro da digerire, visto anche l’ottimo stato di forma con il quale arrivano ai Playoff. La squadra di coach Snyder, protagonista di una regular season molto solida, può creare seri grattacapi agli avversari. Da tenere sotto osservazione, ovviamente, c’è il sophomore Donovan Mitchell, che nell’ultimo periodo pare tornato quella scheggia impazzita e scintillante dello scorso anno; attenzione anche ai vari Rudy Gobert (tra i migliori centri, soprattutto difensivamente parlando), Ricky Rubio, Joe Ingles e Derrick Favors, per limitarci al quintetto titolare. Insomma, Houston sicuramente favorita, ma dovesse sottovalutare l’impegno potrebbero essere guai grossi.

PRONOSTICO: 4-2 ROCKETS.

DENVER NUGGETS (2) @ SAN ANTONIO SPURS (7)

Un anno fa, avevamo lasciato i giovani e promettenti Nuggets affranti e delusi, dopo aver perso lo spareggio per accedere ai Playoff contro i Minnesota Timberwolves. A poco più di 365 giorni di distanza, troviamo un gruppo cresciuto tantissimo, capace di guidare a lungo la Western Conference, cedendo solo nel finale agli Warriors e portando a casa un seed #2 comunque da applausi, tornando a superare quota 50 W dopo sei stagioni. L’obiettivo è quella Finale di Conference che in Colorado manca esattamente da 10 anni (sconfitta 4-2 contro i Lakers nell’occasione), e per riuscirci coach Malone si affiderà alla freschezza dei suoi ragazzi, in primis sul totem Nikola Jokic, al grande talento di Jamal Murray ed all’esperienza di Paul Millsap, senza dimenticare il contributo di giocatori come Malik Beasley, Mason Plumlee, Will Barton e, si spera a Denver, Isaiah Thomas.

Di fronte, i Nuggets i troveranno i sempiterni San Antonio Spurs, che hanno allungato la striscia di partecipazioni consecutive alla postseason a 22 (!!!). I texani, come spiegato da più parti, hanno tirato un sospiro di sollievo nel non dover affrontare subito corazzate come Rockets e soprattutto Warriors, ben consapevoli comunque della forza degli avversari che sfideranno al primo turno, tra l’altro con fattore campo a sfavore. L’idea degli Spurs, comunque, è sfruttare la maggiore esperienza e propensione nel giocare partite di questo tipo rispetto ai Nuggets, appoggiandosi in particolare sulla forza di LaMarcus Aldridge e DeMar DeRozan, oltre che sulle capacità superiori di coach Gregg Popovich, il quale potrebbe essere ancora una volta l’arma in più dei suoi. E non dimentichiamo ovviamente il nostro Marco Belinelli, oltre che Rudy Gay, Patty Mills e giovani come Derrick White e Davis Bertans. E’ difficile, ma San Antonio potrebbe sorprendere ancora.

PRONOSTICO: 4-2 NUGGETS.

PORTLAND TRAIL BLAZERS (3) @ OKLAHOMA CITY THUNDER (6)

Altro incrocio molto interessante è quello tra le formazioni di coach Stotts e di coach Donovan. I Blazers, a fronte di una regular season al di sopra delle aspettative, coronata con il sorpasso all’ultima partita sui Rockets, valso il seed #3, hanno dovuto ancora una volta pagare il conto alla sfortuna, materializzatasi con il tremendo infortunio che ha colpito Jusuf Nurkic nella sfida contro i Brooklyn Nets del 26 Marzo scorso. L’assenza del big man bosniaco si farà certamente sentire, nonostante l’inserimento dell’ex di turno, il turco Enes Kanter. Ragion per cui, una volta di più, tutto sarà sulle spalle di Damian Lillard, voglioso di consacrarsi definitivamente e, in seconda battuta, di CJ McCollum, anche lui atteso a prestazioni decisive e convincenti.

Dall’altra parte ci sono gli Oklahoma City Thunder, non molto convincenti a dirla tutta. Squadra che sembra sempre ‘in cerca d’autore’, vista la parte di tabellone nella quale si trovano l’obiettivo Finale di Conference è più che plausibile, e sarebbe un delitto non provarci. Almeno guardando il quintetto titolare, il materiale umano è di primissimo livello. A partire dalle due bocche da fuoco principali, ovvero Russell Westbrook e Paul George. Il #0 ha appena chiuso la sua terza regular season consecutiva in tripla-doppia di media (fantascienza…), mentre l’ex Pacers è stato a lungo considerato tra i papabili addirittura per l’MVP, viste le sue prestazioni, che ne fanno il terzo migliore dietro solo a Harden ed Antetokounmpo. Sempre in termini di quintetto, c’è la presenza intimidatoria di Steven Adams, oltre ai giovani Terrance Ferguson e Jerami Grant (quest’ultimo cresciuto tanto negli ultimi mesi), mentre dalla panchina potranno dir la loro soprattutto Dennis Schroeder, Nerlens Noel e l’ultimo arrivato, Markieff Morris.

PRONOSTICO: 4-3 THUNDER.

NBA PLAYOFF 2019 – EASTERN CONFERENCE – PRIMO TURNO

MILWAUKEE BUCKS (1) @ DETROIT PISTONS (8)

I Bucks hanno portato a casa il miglior record stagionale (60-22) e si presentano ai Playoff forti di un salto di qualità che ci si aspettava da qualche tempo e della miglior annata dal 1970/71. Coach Mike Budenholzer, appena eletto dai suoi colleghi Allenatore dell’Anno, è stato in grado di costruire attorno ad un Giannis Antetokounmpo in versione MVP una squadra solida e tremendamente efficace, brava a sfruttare le spaziature e il tiro da tre punti. Un gioco che, detto del greco-nigeriano come terminale #1, si appoggia anche sui vari Khris Middleton, Eric Bledsoe e Malcolm Brogdon, oltre che su Nikola Mirotic e Brook Lopez, su quest’ultimo in particolare in fase difensiva. Se tutto ciò basterà per arrivare alle Finals non si sa; quel che è certo è che sembra difficile che Milwaukee, la quale non supera il primo turno addirittura dal 2000/01, possa venir fermata dai Detroit Pistons.

La squadra di coach Casey ha vissuto un’annata assolutamente in altalena. Dopo una prima metà deludente e chiusa al di fuori delle zone utili per i Playoff, dopo la pausa per l’All-Star Game i Pistons hanno cambiato marcia, inanellando una serie di risultati positivi, al punto da issare la franchigia al 6° posto. Nell’ultimo mese di regular season, però, ecco il rallentamento che, per poco, non ha portato ad un vero suicidio sportivo, con la sicurezza di giocare la postseason arrivata soltanto all’ultima partita utile, con la vittoria in casa dei derelitti Knicks. Nel confronto con i Bucks, per esserci storia è fondamentale il recupero di Blake Griffin, vero faro della franchigia di MoTown, oltre che l’apporto dei vari Andre Drummond, Reggie Jackson, Wayne Ellington e Luke Kennard. Visto il record di 0-4 in stagione contro Milwaukee, però, la sensazione è che sarà già tanto per i Pistons tener viva la serie oltre le 4 partite.

PRONOSTICO: 4-1 BUCKS.

BOSTON CELTICS (4) @ INDIANA PACERS (5)

Sul campo, solo nelle ultime partite di Aprile i Boston Celtics sono riusciti a superare in classifica gli Indiana Pacers, assicurandosi il fattore campo in una serie che sembrava già pronta ed impacchettata da tempo. La squadra di coach Stevens ha vissuto finora un’annata tutt’altro che semplice, tra infortuni ed acciacchi vari (ad esempio Marcus Smart out almeno fino al metà Maggio), e qualche contrasto di troppo anche nello spogliatoio. Viste le aspettative iniziali, si può tranquillamente dire che Boston abbia deluso, e solo dei Playoff all’altezza possono ribaltare il giudizio. Ma non sarà facile, innanzitutto perché la squadra sembra mancare di amalgama, con un Kyrie Irving che è si l’uomo dal quale dipendono in buona parte le fortune della franchigia, ma che non sempre è sembrato connesso con l’ambiente, con tante voci che lo vorrebbero in partenza a fine stagione. Poi ci sono le difficoltà di uomini simbolo dello scorso anno come Jayson Tatum e Jaylen Brown e la forma non eccelsa di altri come Al Horford e Gordon Hayward.

Insomma, Celtics sicuramente favoriti, ma che potrebbero incontrare ben più di qualche difficoltà in quest’incrocio con la squadra di coach MacMillan la quale, pur da tanto senza la stella Victor Oladipo e con un leggero calo nelle ultime settimane, rappresenta una squadra molto rognosa da affrontare. MacMillan, infatti, ha messo su un collettivo che ha superato ogni attesa, solida e dai principi chiari, con una difesa di assoluto livello (1° per minor numero di punti concessi). Una squadra imperniata su un giovane in ascesa come Myles Turner, e sul lavoro di gente come Bojan Bogdanovic, Thaddeus Young, Domantas Sabonis, Darren Collison e Wesley Matthews. Ribadiamo, i Celtics, anche grazie al fattore campo, sono i favoriti; ma i Pacers hanno le qualità per mettere i bastoni tra le ruote agli avversari.

PRONOSTICO: 4-2 CELTICS.

TORONTO RAPTORS (2) @ ORLANDO MAGIC (7)

I Raptors arrivano a questa postseason assolutamente decisi nello scrollarsi di dosso l’etichetta di ottima squadra di regular season, che poi puntualmente si scioglie da metà Aprile in poi. Rispetto allo scorso anno, quando crollarono malamente al cospetto dei Cavs di LeBron James, Toronto arriva con un Kawhi Leonard in più nel motore (e scusate se è poco), con un Pascal Siakam in continua esplosione e un Nick Nurse che ha portato aria nuova con il suo modo di allenare, che ha garantito alla squadra una solidità nuova, all’interno di un sistema perfetto per quella che è la sua idea di basket. Raptors che potranno contare, nella corsa al trono dell’Est e di conseguenza alle Finals, anche sull’esperienza di gente come Kyle Lowry, Denny Green e Serge Ibaka, oltre che su una second unit di livello assoluto, guidata dai vari Fred VanVleet, Marc Gasol (arrivato in corrispondenza della trade deadline), Norman Powell e Jeremy Lin.

Di fronte, come primo ostacolo, ecco la franchigia che non ti aspetti. Quegli Orlando Magic assenti alla fase cruciale della stagione dal 2011/12 e che in modo assolutamente inatteso hanno imbastito una gran rimonta nella fase conclusiva di stagione, arrivando anche ad accarezzare l’idea di prendere il seed #6. Coach Clifford, pur all’interno di una stagione con tanti alti e bassi, è riuscito a consolidare un roster costruito attorno ad un superlativo Nikola Vucevic, una delle note più liete di questa stagione, capace di difendere in maniera credibile (8° come defensive rating) ma anche di saper attaccare e creare (5° per canestri assistiti). Con anche i vari Aaron Gordon, Evan Fournier, Terrence Ross e DJ Augustin a completare il quadro, Orlando rappresenta il prototipo della franchigia che si presenta ai Playoff senza pressioni e senza nulla da perdere, pur in un incrocio nel quale realisticamente le speranze di uscirne vincitori sono ben poche.

PRONOSTICO: 4-1 RAPTORS.

PHILADELPHIA 76ERS (3) @ BROOKLYN NETS (6)

Subito dietro ai Bucks e al pari dei Raptors, i Sixers sono la squadra più credibile al ruolo di regina della Eastern Conference. Nella Città dell’Amore Fraterno hanno deciso in pratica di andare all-in, accelerando molto il The Process tanto caro all’allora GM Sam Hinkie, andando ad ingaggiare a metà stagione un certo Tobias Harris, affiancandolo in quintetto a gente come Joel Embiid, Jimmy Butler, Ben Simmons e JJ Redick. Una squadra, i Sixers, che puntano senza mezzi termini alle Finals, ma che non possono permettersi alcun calo di tensione, già a partire da questo primo turno. L’incrocio con i Brooklyn Nets, infatti, è ricco d’insidie. Con Philadelphia, la squadra di coach Atkinson vanta un recentissimo passato ricco di sconfitte, di tanking e anche di prese in giro; una situazione mutata nel giro di un paio di stagioni che, oltre ai primi, sta rimettendo sulla mappa della NBA anche l’altra franchigia della Grande Mela.

Insieme ai Magic, i Nets rappresentano la grande sorpresa della stagione. In pochi ad Ottobre avrebbero scommesso un euro sui ragazzi di coach Atkinson i quali, mese dopo mese, passando anche sopra infortuni importanti (LeVert su tutti, ma anche Dinwiddie), hanno consolidato la propria candidatura ad un posto al sole ai Playoff, la cui certezza è arrivata poi con anche una partita d’anticipo, in un finale che ha riservato più di qualche brivido. I Nets, 2-2 in stagione contro i Sixers, possono contare innanzitutto su un D’Angelo Russell finalmente sbocciato; quindi su gente solida come Jarrett Allen, Joe Harris, Spencer Dinwiddie, DeMarr Carroll e Rondae Hollis-Jefferson, senza dimenticare il già nominato Caris LeVert, che sta tornando pian piano ai suoi livelli. Sulla carta, la maggior esperienza e profondità dei Sixers dovrebbe fare la differenza; ma guai per la squadra di coach Brown a sottovalutare un avversario che può essere molto pericoloso.

PRONOSTICO: 4-2 SIXERS.

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