Allo Spectrum Center di Charlotte ha preso il via l’All-Star Weekend 2019. Ad aprire la kermesse (la 68.esima nella storia) è stato il Rising Star Challenge, partita che mette di fronte i migliori rookie e i migliori sophomore (giocatori al secondo anno) rispettivamente degli Stati Uniti (Team USA) e del resto del mondo (Team World).
Come prevedibile, è stata più che altro un’esibizione, ricca di azioni spettacolari, schiacciate, alley-oop et similia. Dopo un primo quarto chiuso sul 30-40 per i giocatori statunitensi, alla pausa lunga si va con l’ampio punteggio di 71-83. Nel terzo periodo il Team World riapre la contesa, anche se non riesce mai a portarsi in vantaggio. In compenso, il gap si riduce spesso fino al -1 ma, al 36′, il tabellone recita 117-123 per il team USA.
L’allungo decisivo del Team USA arriva poco dopo la metà del quarto periodo, con il +15 firmato da quello che poco dopo sarà premiato come MVP della partita, ovvero Kyle Kuzma (131-146 a 3’55” dal termine). Alla fine, il punteggio dice 144-161 per i giocatori statunitensi, prima vittoria dopo due anni di successi dei giocatori del resto del mondo. Nel Team USA spiccano come detto Kuzma (35+6 rimbalzi), oltre a Tatum (30+9 rimbalzi), Young (25+10 assist e 7 rimbalzi) e Mitchell (20+9 assist+7 rimbalzi e 5 rubate). Nel Team World, invece, i migliori sono stati Simmons (28+6 assist e 5 rimbalzi) e Markkanen (21+6 rimbalzi).
Team World – Team USA 144-161
Team World: Markkanen 21, Doncic 13, Ayton 15, Simmons 28, Bogdanovic 15, Kurucs 10, Anunoby 12, Osman 2, Gilgeous-Alexander 15, Okogie 13.
Team USA: Kuzma 35, Collins 12, Tatum 30, Fox 2 (16 assist), Mitchell 20, Bagley III 14, Jackson Jr. 10, Knox 11, Allen 2, Young 25 (10 assist).
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