Penultima notte di regular season nella NBA 2018/19, con undici sfide andate in scena. Partiamo dalla Eastern Conference e dalla corsa all’ultimo posto Playoff, ormai in mano ai Detroit Pistons, che rischiano (e tanto) alla Little Caesars Arena contro i Memphis Grizzlies, avanti di 22 nel corso del terzo quarto, ma che alla fine riescono a ribaltarla grazie ad un quarto periodo da 14-36 ed alle prove di Drummond (20+17 rimbalzi e 5 rubate) e Smith (22); Wright (15+9 rimbalzi) è stato il migliore per gli ospiti. Pistons dicevamo ad un passo dalla qualificazione: basterà alla squadra di coach Casey battere i Knicks a New York stanotte, mentre gli Charlotte Hornets, altra squadra ancora in lizza, dovranno sperare in un ko di Detroit e, a loro volta, dovranno avere la meglio in casa degli Orlando Magic. Nella notte, intanto, la squadra di coach Borrego ha sconfitto nettamente i Cleveland Cavaliers (Sexton top-scorer (18+10 assist)) alla Quicken Loans Arena, con Walker (23+7 assist) e Lamb (23+5 assist) in evidenza.
All’American Airlines Arena, i Miami Heat battono di forza i Philadelphia 76ers, ma la vittoria dei Pistons comporta l’eliminazione per la squadra di coach Spoelstra. Inutile l’ottima prova di Wade (30) nella sua ultima uscita di fronte al pubblico di South Beach prima del ritiro; Monroe (18+5 rimbalzi) si salva nei Sixers. A proposito di lacrimoni, singhiozzi ed emozioni a go go, anche all’American Airlines Center di Dallas ne hanno fatto il pieno. In questo caso, ultima uscita casalinga per uno dei simboli dell’NBA degli anni 2000, 21 stagioni alle spalle, ovvero Dirk Nowitzki, che firma la vittoria dei Mavericks sui Phoenix Suns con 30 punti e 8 rimbalzi, divenendo il più vecchio (40 e 294 giorni) a fare 30+ punti in una partita. Bene anche Doncic (tripla-doppia #8, 21+16 rimbalzi e 11 assist), mentre nei Suns brilla un altro veterano, Jamal Crawford, che a sua volta diventa il più anziano (39 e 20 giorni) a realizzare 50+ punti in una partita (51+5 rimbalzi e 5 assist). Sia lui che Dirk migliorano i precedenti primati, appartenenti entrambi a Michael Jordan.
Torniamo ai piani alti, con le due sfide più interessanti, ovvero quella della Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City tra Thunder e Houston Rockets e quella della Vivint Smart Home Arena di Salt Lake City tra Utah Jazz e Denver Nuggets. OKC rimonta i texani con un quarto periodo da 18-32, avendo la meglio grazie alla tripla di Paul George (27+9 rimbalzi e 4 rubate) ad 1.8″ dal termine. In luce anche Westbrook nei Thunder (33.esima tripla-doppia stagionale, 29+12 rimbalzi e 10 assist), mentre ai Rockets non sono sufficienti Harden (39+10 rimbalzi, 57.esima partita stagionale da 30+ punti) e Paul (24+8 rimbazli e 6 assist). Mentre OKC si assicura praticamente il 6° posto, i Rockets non approfittano del ko dei Nuggets in casa dei Jazz. Sugli scudi a Salt Lake City Mitchell (46+7 rimbalzi), mentre i vari Beasley (25), Murray (22+5 rimbalzi) e Morris (22) non bastano alla squadra di coach Malone. Occhio invece ai Portland Trail Blazers. La squadra di coach Stotts espugna lo Staples Center di Los Angeles, battendo i Lakers con un buzzer-beater di Harkless (26+8 rimbalzi e 4 stoppate) e, vincendo contro i Sacramento Kings nell’ultima partita di regular season, possono scavalcare la squadra di D’Antoni al 3° posto. Bene ad LA anche Kanter (22+16 rimbalzi), Lillard (20+8 assist) e Seth Curry (19), mentre Caldwell-Pope (32+8 assist e 5 rimbalzi) è il migliore nella squadra di coach Walton.
A proposito di Curry, Stephen ha fatto correre un lungo brivido a coach Kerr e a tutti i fan dei Golden State Warriors. Il #30 ha dovuto lasciare il parquet dello Smoothie King Center di New Orleans a fine primo quarto dopo essersi girato la caviglia destra; tanto spavento ma, dopo i primi esami (lieve distorsione al piede destro), c’è ottimismo sulla sua presenza per la prima uscita nei Playoff. Contro i Pelicans (riposavano Durant, Thompson ed Iguodala), i Campioni in carica la spuntano grazie all’ex Cousins (21+12 rimbalzi e 6 assist) e alla panchina (65 punti, season-high). Ai padroni di casa non bastano Okafor (30+7 rimbalzi), Randle (26+12 rimbalzi) e l’ex Clark (20). Chiudono la regular season vincendo sia i Toronto Raptors che i Boston Celtics. Al Target Center di Minneapolis, contro i Minnesota Timberwolves, la squadra di coach Nurse vince in scioltezza, con Leonard top-scorer (20+6 rimbalzi); Dieng (16+7 rimbalzi e 5 assist) e Wiggins (16) i migliori per i padroni di casa.
I Celtics, a loro volta, violano il parquet della Capital One Arena di Washington ed ottengono la sicurezza del fattore campo nel primo turno di Playoff, in un match che ha visto Rozier (21) come top-scorer. Per i Wizards il migliore è Satoransky (19+5 assist). Infine, allo United Center di Chicago, i New York Knicks sconfiggono i Bulls, sospinti da Smith Jr. (25+5 assist) e da Knox (17+10 rimbalzi); Arcidiacono (14+6 rimbalzi) e Harrison (13+7 rimbalzi) non hanno evitato alla franchigia di Windy City la sconfitta #59 in stagione.
Di seguito, il resoconto della notte:
CHARLOTTE HORNETS (39-42) @ CLEVELAND CAVALIERS (19-63) 124-97
MEMPHIS GRIZZLIES (32-49) @ DETROIT PISTONS (40-41) 93-100
BOSTON CELTICS (49-33) @ WASHINGTON WIZARDS (32-50) 116-110
PHILADELPHIA 76ERS (50-31) @ MIAMI HEAT (39-42) 99-122
NEW YORK KNICKS (17-64) @ CHICAGO BULLS (22-59) 96-86
TORONTO RAPTORS (58-24) @ MINNESOTA TIMBERWOLVES (36-45) 120-100
GOLDEN STATE WARRRIORS (57-24) @ NEW ORLEANS PELICANS (33-49) 112-103
PHOENIX SUNS (19-63) @ DALLAS MAVERICKS (33-48) 109-120
DENVER NUGGETS (53-28) @ UTAH JAZZ (50-31) 108-118
HOUSTON ROCKETS (53-29) @ OKLAHOMA CITY THUNDER (48-33) 111-112
PORTLAND TRAIL BLAZERS (52-29) @ LOS ANGELES LAKERS (37-45) 104-101
*Tra parentesi, i record delle varie squadre.
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