Sette sfide hanno animato la notte NBA. Partiamo dallo Staples Center di Los Angeles, dove i Lakers di LeBron James, assolutamente bisognosi di una vittoria, ricevevano il cliente più scomodo al momento, ovvero i Milwaukee Bucks, con il vento in poppa verso il miglior record stagionale nella Lega. E, pur con Antetokounmpo (16+15 rimbalzi e 6 assist) e Middleton (18+6 assist e 5 rimbalzi) non nella loro miglior serata, è stata la squadra di coach Budenholzer a conquistare la vittoria (7° di fila), che vale anche la certezza matematica di un posto ai Playoff. Eppure i Lakers se la sono giocata, toccando il +12 a 7′ dall’ultima pausa (67-79); il finale è combattuto, almeno fino alla tripla di LBJ che regala l’ultimo vantaggio ai californiani (116-118 a 3’11” dalla fine). Da lì in poi è monologo Bucks, con un letale break di 15-2 per il 131-120 finale. In evidenza Bledsoe (31+9 rimbalzi e 5 assist) e Brogdon (21), mentre ai Lakers, adesso a 3.5 partite dall’8° posto, non bastano LeBron (31+10 assist e 7 rimbalzi), Ingram (31+8 rimbalzi) e Rondo (20+9 assist e 8 rimbalzi).
Nella corsa alle ultime posizioni utili per i Playoff nella Western Conference, dopo le partite di stanotte, si è creato un solco. Detto dei Lakers, anche i Sacramento Kings, al momento 9°, vedono allontanarsi l’obiettivo. La squadra di coach Joerger è stata sconfitta al Golden 1 Center dai Los Angeles Clippers in quello che era un vero e proprio spareggio, con la squadra di coach Rivers che, al momento, è 7° con mezza partita sugli Spurs 8° e 3 partite di vantaggio proprio sui Kings. Guidati da Shamet (20) e da Gallinari (19+9 rimbalzi), i Clippers operano l’allungo decisivo tra fine terzo e prima metà di quarto periodo, toccando il +13 (104-91 a 7’34” dalla fine), per poi resistere ai disperati assalti dei padroni di casa, ai quali non sono sufficienti Hield (23+7 rimbalzi) e Cauley-Stein (16+12 rimbalzi e 4 stoppate).
Tornando ad Est, spiccano le vittorie di Toronto Raptors e Boston Celtics. I canadesi provano a restare in scia ai Bucks, avanti 2.5 partite, ma faticano tanto per avere la meglio dei Portland Trail Blazers. Alla Scotiabank Arena, infatti, nonostante una partita a lungo condotta anche oltre la doppia cifra di vantaggio, è servito un canestro di un gran Kawhi Leonard con 3″ sul cronometro per mandare al tappeto la formazione di coach Stotts. L’ex Spurs è stato l’MVP di serata (38+5 assist), supportato da Lowry (19+10 assist e 7 rimbalzi) e da Marc Gasol (19+8 rimbalzi e 6 assist); McCollum (35+5 assist) e Lillard (24+8 rimbalzi e 6 assist) non sono serviti ai Blazers. Dopo 4 ko di fila, ritrovano il sorriso i Celtics, a segno al TD Garden contro i Washington Wizards. Un successo maturato nel quarto conclusivo, con la firma dei vari Horford (18+6 rimbalzi), Morris (17+9 rimbalzi), Smart (16) e Irving (13+12 assist e 6 rimbalzi). Beal, al solito, è stato il migliore nei Capitolini (29+11 rimbalzi e 6 assist).
Altro spareggio per i Playoff, stavolta a Est, ha visto fronteggiarsi Brooklyn Nets e Charlotte Hornets al Barclays Center. Ad avere la meglio sono stati gli ospiti, che ricacciano indietro i Magic (a mezza partita) e sostanzialmente risucchiano nella bagarre proprio la compagine di coach Atkinson, adesso a +2 partite proprio sugli Hornets. Decisivo stanotte è stato un secondo quarto dominato dai ragazzi di coach Borrego; un 37-18 di parziale al quale i Nets non hanno poi saputo rimediare. Sugli scudi per gli ospiti Walker (25+7 assist e 4 rubate) e Lamb (22); insufficienti per Brooklyn le prove di Russell (22+9 assist) e di Carroll (20+5 rimbalzi). Alla Talking Stick Resort Arena di Phoenix, vittoria esterna per i New Orleans Pelicans sui Suns. W nel segno di Randle (22), Holiday (21+9 assist e 5 rimbalzi) e Moore (20); Booker (26+7 assist e 6 rimbalzi) ed Oubre Jr. (19+5 rimbalzi e 4 rubate) i migliori per i padroni di casa.
Terminiamo la nostra rassegna con una delle partite più incredibili di questa stagione NBA. Alla State Farm Arena di Atlanta, infatti, gli Hawks sono stati sconfitti dai Chicago Bulls dopo addirittura quattro overtime. A dirla tutta, un break di 13-2 negli ultimi 5′ del terzo quarto sembrava indirizzare la sfida in favore degli ospiti (95-84 al 36′); ma Atlanta ha risposto con ben 40 punti negli ultimi 12′, avendola anche praticamente vinta, con una bomba di Young a 3″ dalla fine; peccato per i 3 liberi di Porter Jr., che mandano il match al primo di quattro extra-time (124-124 al 48′). Il primo OT (16-16 il parziale), si chiude con il layup ancora di Young per il 140-140 quando mancava appena 1″ sul cronometro; il secondo (7-7) è deciso dalla tripla di Arcidiacono per il 147-147 a 25″ dalla sirena.
Il terzo (8-8) vede il canestro della definitiva parità (155-155) giungere ad oltre 1′ dalla fine, con LaVine. Il quarto e decisivo OT viene infine dominato dai Bulls (13-6 il parziale), per il 168-161 finale che, con i suoi 329 punti complessivi, rappresenta la terza partita con il punteggio più alto di sempre. Si mettono in luce LaVine (47+9 rimbalzi e 9 assist), Markkanen (31+17 rimbalzi) e Porter Jr. (31+10 rimbalzi) nei Bulls; Young (career-high con 49 punti, uniti a 16 assist ed 8 rimbalzi) e Len (24+10 rimbalzi) negli Hawks.
Di seguito, il riepilogo della notte:
CHICAGO BULLS (18-45) @ ATLANTA HAWKS (21-42) 168-161 4OT
CHARLOTTE HORNETS (29-33) @ BROOKLYN NETS (32-32) 123-112
PORTLAND TRAIL BLAZERS (38-24) @ TORONTO RAPTORS (46-17) 117-119
WASHINGTON WIZARDS (25-37) @ BOSTON CELTICS (38-25) 96-107
NW ORLEANS PELICANS (28-36) @ PHOENIX SUNS (12-51) 130-116
LOS ANGELES CLIPPERS (35-29) @ SACRAMENTO KINGS (31-31) 116-109
MILWAUKEE BUCKS (48-14) @ LOS ANGELES LAKERS (30-32) 131-120
*Tra parentesi, i record delle varie squadre.
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