Napoli-Juventus, 0-1, voti e pagelle: il più classico dei gol dell’ex decide la partita, Juve a -1

La vecchia Signora si presenta al San Paolo con qualche cerotto di troppo. Ad attenderla un Napoli solitario in testa alla classifica pronto ad allungare sui Campioni d’Italia e smanioso di prendersi una sonora rivincita dopo anni di bocconi amari da masticare. Il killer però è in casa bianconera. E porta il nome di Gonzalo Higuain. Suo il goal che impreziosisce una partita gagliarda di tutta la squadra.

Voti e Pagelle

Napoli

Reina 6.5: Salva su Higuain dopo 2 minuti e nulla può sul gol. Compie un prodigio su Matuidi al 69′.

Hysaj 6: Generoso e inesauribile, ma in gare come questa si evidenziano i suoi enormi limiti in fase offensiva.

Albiol 6: Spara alle stelle il pallone del possibile 1-1 e regala una ripartenza a Pjanic. Per il resto fa quel che deve.

Koulibaly 7: Il migliore. Non perde un duello che sia uno. L’unico rammarico sono quei 10 centimetri che lo hanno diviso dal pallone calciato da Higuain che ha deciso il match.

Mario Rui 5: Corricchia 6 metri dietro Higuain quando il Pipita avanza in occasione del gol dello 0-1, accelera quando ormai è troppo tardi. Errore che ci costa la sconfitta. (Maggio s.v.)

Allan 5.5: Da sufficienza piena per impegno e costruzione, ma quando è il momento chiave sbaglia tre volte su tre. (Zielinski 6: mette sui piedi di Insigne una grande palla.)

Jorginho 5: Abbastanza anonimo. 

Hamsik 5.5: Gli manca il guizzo e se ne sta sulle sue nel primo tempo. Nella ripresa si sostituisce a Jorginho come regista avanzato.

Callejon 4: Assente al punto che non abbiamo nulla da dire sulla sua prova. Ah no,.. una volta tira dal limite di poco fuori.

Mertens 5.5: Scatta, corre, pressa, si batte. Tutto inutile. 

Insigne 5: Il gol dello 0-1 nasce da un suo errore che innesca il contropiede bianconero. Nel primo tempo prende tre volte palla e altrettante volte prova il tiro. Nella ripresa capita sui suoi piedi l’unica vera chance azzurra ma la spreca. (Ounas s.v.)

All. Sarri 5: Stavolta Allegri lo incarta sfruttando le nostre debolezze. Molti difetti emersi oggi sono frutto di un organico malmesso per via degli infortuni e della fatica accumulata. La Juve può tenere a casa Mandzukic, Lichtsteiner e Howedes e mettere Cuadrado in panchina mentre Sarri è costretto a chiudere la sfida dell’anno con due destri a sinistra e con Maggio a fare cross dall’altro lato. Il suo ce lo mette tardando o omettendo alcuni cambi (Callejon e Jorginho ad esempio).

Juventus

Buffon 7: Anche un campione come lui sente il peso di certi match. Lo si capisce dai primi tiri e dai primi cross respinti invece che trattenuti. Di fatto la sua è una partita a distanza con Lorenzo Insigne che costringe il napoletano ad accomodarsi, distrutto dalla fatica, in panchina senza essere riuscito a bucare il Capitano. Dona come sempre sicurezza a tutta la difesa con il peso delle sue parole e della sua autorevolezza, come confermano anche le sue parole post-partita.

De Sciglio 5,5: Gli tocca uno dei moschettieri del Napoli, forse quello fino ad oggi maggiormente decisivo, Lorenzo Insigne. Un primo tempo gagliardo in cui concede solo pochi tiri da lontano quasi sempre sporcati da una deviazione che detonano il potere di far male. Nel secondo tempo partecipa entra in campo il fratello scarso e va in scena una collezione di errori che, fortunatamente, non creano danni irreparabili. (Barzagli s.v.: Entra al posto di un De Sciglio in calo e per alzare la soglia dei centimetri sull’assalto finale del Napoli.)

Benatia 7: Sicuro. Non si fa spaventare dalle folate napoletane e disinnesca chiunque passi dalla sua parte. Conferma il suo stato di forma.

Chiellini 5,5: Con il pallone in fase di impostazione ed in uscita dal pressing del Napoli, ne combina più di Bertoldo. Poi riesce a rimediare alle situazioni con una prestazione solida in anticipo ed a bloccare gli attaccanti napoletani. Una sua maggiore precisione con la palla tra i piedi avrebbe aiutato a far crescere la prestazione di tutta la squadra.

Asamoah 6,5: Spesso preferito per le partite di Campionato rispetto al più blasonato Alex Sandro. Oggi il dubbio è se il motivo sia l’importanza della partita di Champions oppure un messaggio diretto al brasiliano. Inizio timido. E’ spaventato dalla presenza di Callejon al punto da far arrabbiare il vice di Allegri per non far salire il fuorigioco a tempo. Dalla sua parte comunque il Napoli non sfonda mai. E questo è un gran merito.

Khedira 5: Stop sbagliati. Passaggi sbagliati. Il solito peso tattico di un giocatore che non sbaglia mai la posizione in campo, ma un po’ troppo poco per meritare la sufficienza. Di fatto marca a uomo Hamsik per tutta la partita. (Marchisio 6,5: Entra nella bolgia. Non sbaglia e fortifica il centrocampo con lucidità e dinamismo.)

Pjanic 5,5: Inizio con i brividi. Soffre la pressione degli avversari. Tanti palloni sbagliati in uscita. In compenso intercetta una valanga di palloni nella trama partenopea. Con gli occhi di Sarri sarebbe una insufficienza più netta. Con gli occhi di questa Juve si può dire che la concretezza non è mancata.

Matuidi 6,5: Posizione ad elastico quella che gli chiede Allegri. Avanti ed indietro come è richiesto ad una mezzala. Ma anche dal centro a sinistra a raddoppiare in aiuto di Asa per bloccare la fascia sinistra. Reina gli nega miracolosamente la gioia del goal.

Douglas Costa 7: Pallone al bacio per il Pipita ad inizio partita. Spacca il centrocampo del Napoli con le sue accelerazioni. Movimento perfetto, da insegnare alle scuole calcio, nell’azione del goal di Higuain. Si merita l’abbraccio di Allegri all’uscita dal campo. Mette insieme una prestazione di sacrificio impreziosita da numerose perle di natura tecnica. (Cuadrado s.v.)

Dybala 6,5: Inizia in copertura. Si sacrifica su Jorginho, il metronomo partenopeo. Questo non gli fa perdere lucidità nel gestire tempi e forza di un assist perfetto al Pipita. Il resto è una partita sofferta in cui mette tutte le forze a disposizione della squadra inseguendo i centrocampisti napoletani. Tanti palloni sbagliati per stanchezza ma alla fine dei conti l’assist decisivo porta il suo nome.

Higuain 8: Più lo fischiano e più fa il pieno di cattiveria agonistica. Ed al San Paolo i fischi sono tutti per lui. Allora è suo il primo tiro della partita. Suo anche il secondo ed è GOAL!!! Insegue tutti anche le mezze ali. Partita da vero leader.

All. Allegri 7: Il pragmatismo sconfigge l’ideologia. Il realismo batte la dottrina. Allegri vince il confronto con Sarri. Questa vittoria è tutta farina del suo sacco.

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