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Napoli-Inter, conferenza stampa Gattuso: “Per vincere servirà la partita perfetta”

Un Rino Gattuso molto motivato quello che si è presentato alla sua terza conferenza stampa pre-partita, da allenatore del Napoli. Per il tecnico diversi gli argomenti d’analisi: dai passi avanti fatti dai suoi e gli ulteriori margini presenti, passando per Conte e l’Inter.

“Ripetere la gara di Sassuolo, contro l’Inter, ci porterà diretti alla sconfitta. Per vincere contro di loro serve una partita perfetta, impostata sul tenere bene il campo e ripartire. Inoltre, deve anche migliorare la nostra bravura nel saper soffrire. Questa squadra ha ampi margini di crescita, sarà fondamentale per noi, però, proseguire con lo stesso entusiasmo di quest’ultimo periodo”. 

Sulle assenze: Mertens ha fatto tre giorni senza mai toccare palla e il dolore continuava ad avvertirlo. In accordo con la società abbiamo deciso di concedergli 3 giorni in Belgio, per farsi manipolare dal suo specialista di fiducia. Koulibaly, invece, sta meglio. Non lo rischierò però per la gara. Fabian Ruiz è da valutare”. 

Rino Gattuso, 41 anni, allenatore del Napoli. Foto di Flickr.com

Il commento del tecnico sull’Inter e Conte: “Non sento questa partita diversa dalle altre per il semplice fatto che sono l’allenatore del Napoli e sono focalizzato solamente su questa realtà. L’unico mio pensiero, ad oggi, è quello di voler giocare al meglio contro una squadra che, grazie al suo allenatore, ha una forza mentale e fisica incredibile, diversa da quella degli anni scorsi. Vorrei dare al mio Napoli ciò che è riuscito a dare lui alla sua squadra.” 

Sulla coppia difensiva e gli accorgimenti di formazione: “Accanto a Manolas non no so ancora se mettere Luperto o Di Lorenzo, che nel ruolo di centrale, in allenamento, mi ha dato buone risposte. Allan ci sarà, ma come mezzala. Lozano avrà il suo spazio, deve però diventare più bravo a dosare i suoi scatti. Callejon, in questo momento, parte avanti nelle mie gerarchie. Insigne è uno che ama Napoli ed è disposto a dare tutto per questa maglia, spesso è il più bersagliato, ma non deve fare altro se non continuare a fare ciò che fa già: allenarsi, allenarsi e allenarsi”.