Termina 0-0 il big match tra Napoli e Inter. I nerazzurri interrompono a 8 la striscia di vittorie consecutive della squadra di Sarri. La squadra di Spalletti resterà, a prescindere dalle gare di domani, seconda in classifica da sola. Entrambi i team, così come pochi altri in Europa, sono ancora imbattuti.
Il tecnico nerazzurro, apparso molto soddisfatto ai microfoni nel post partita, si è detto fortunato di allenare un gruppo di calciatori così. Complimenti per i suoi relativi anche alla bontà del risultato, per un’Inter che esce dal San Paolo con un buon pareggio, mantenendo l’imbattibilità in gare ufficiali. Uno Spalletti che, nonostante l’ottimo punteggio, ci tiene a sottolineare la scarsa lucidità avuta dai suoi in alcuni momenti della partita, non bravi a gestire la stanchezza degli azzurri. Non va dimenticato che il Napoli in una settimana, prima del match di stasera, ha affrontato Roma e Manchester City, per un accumulo di fatica non indifferente. Défaillance, a parere del tecnico toscano, non sfruttata dai suoi.
Mancanza di concretezza delle occasioni avute comunque non troppo grave, dato che l’Inter ha dovuto far fronte se non alla squadra più forte, sicuro alla più in forma del nostro campionato. “Abbiamo fatto dei passi in avanti importanti, contro una squadra fortissima: in certi momenti sembrava di giocare contro i figli di Goldrake, fanno delle cose incredibili con il pallone, e sfidarli non è facile”, ha cosi sentenziato Spalletti.
Ultime due domande per l’allenatore nerazzurro relative alla prestazione di Handanovic e all’impronunciabile parola scudetto. Per quanto riguarda l’argomento portiere, il CT dell’Inter sottolinea la buona prestazione del suo numero uno, così come evidenzia la buona gara fatta anche da Pepe Reina. Questione tricolore che, invece, non smuove minimante il tecnico, parso quasi stizzito dalle varie fomentazioni giornalistiche inerenti al “sogno” di tutta la tifoseria nerazzurra. “Sono i giornalisti che cercano sempre di creare il fenomeno e il fallito, chi vince è fenomeno e tutti gli altri dei falliti: noi arriviamo da alcune stagioni complicate, non abbiamo, a differenza di altre squadre, una base di lavoro di anni. Se poi mi continuate a chiedere se lotteremo per lo Scudetto, vi rispondo di sì, lo vinceremo (con un fare ironico facilmente percepibile, ndr)”.
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