Clamoroso da Napoli: a poche ore dalla decisiva sfida di Champions League contro il Genk emergono ulteriori retroscena legati all’ammutinamento post Salisburgo.
Sembrava una faccenda ormai archiviata, visto anche l’invio delle multe, tramite raccomandate, della società ai suoi giocatori ed invece la questione legata all’ammutinamento post Salisburgo pare ancora aperta.
Infatti, secondo indiscrezioni delle ultime ore, sarebbero emersi ulteriori retroscena legati all’ammutinamento della squadra dopo la partita con gli austriaci, che prima non erano venuti fuori (o quantomeno non completamente).
Mertens ed Insigne su tutti sarebbero i protagonisti di questi retroscena secondo cui il belga avrebbe accusato il direttore sportivo, Giuntoli di non aiutare e tutelare la squadra difronte al presidente De Laurentis.
A tale circostanza fece poi seguito l’entrata nello spogliatoio del vice presidente, Edoardo De Laurentis che, insieme ad Ancelotti, invitò i giocatori a rispettare il ritiro imposto dalla società, ricordando agli stessi anche i premi stanziati per l’occasione.
Ad affrontare il secondo De Laurentis ci pensò Allan che senza pensarci su due volte si scagliò contro il vice presidente, arrivando quasi allo scontro fisico. Ne conseguì la separazione dei due, con il capitano Insigne che, nell’invitare De Laurentis Jr ad abbandonare lo spogliatoio, aggiunse anche “state sempre contro di noi”.
Un clima quindi ormai più che teso, che dal 5 novembre arieggia dalle parti di Castel Volturno. La squadra non vince da 7 partite, la zona Champions in campionato dista, attualmente, 8 punti e domani arriva, al San Paolo, il modesto Genk per l’ultima sfida del girone di Champions.
Occorre necessariamente una vittoria per rilanciarsi e per iniziare a mettere da parte questa prima parte di stagione alquanto abulica per un ambiente comunque caloroso come quello napoletano.
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