MotoGP, Scott Redding: “Le moto 2017, senza ali, indurranno i piloti a stare più attenti”

Il 2016 non è ancora concluso, ma sin dall’immediatezza della fine del weekend di Valencia, la nuova stagione del Motomondiale ha fatto già parlare molto di sè. In particolare, hanno fatto discutere le prime sensazioni delle moto senza le ali aerodinamiche, bannate in quanto considerate pericolose per la sicurezza dei piloti. In molti, però, hanno sottolineato quanto, soprattutto all’anteriore, le nuove moto siano diventate instabili, spingendo i team a ricercare, tramite carene di nuova concezione, di ricreare gli effetti delle ali.

Scott Redding, pilota inglese del team Ducati Pramac (foto da: motogpbrits.com)
Scott Redding, pilota inglese del team Ducati Pramac (foto da: motogpbrits.com)

L’ultimo della lista è Scott Redding, raggiunto da Autosport.com. “Nei test di Valencia ho lottato in continuazione con le impennate” – ha detto l’inglese – “Abbiamo cercato di usare la stessa potenza di prima, ma la moto si alzava troppo. Per cui siamo dovuti scendere ad un compromesso, perdendo però in altri settori. Con le ali si poteva quasi essere un pò ‘pigri’, adesso ciò non sarà più possibile. Credo che avremo una grossa evoluzione con le carene. Ho bisogno di tenere gli occhi molto aperti in proposito, perchè ho la sensazione che la differenza sarà ampia“.

Gianluca Zippo

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Laureato in Giurisprudenza alla Federico II di Napoli. Malato di Formula 1 e calcio, seguo anche la MotoGP e la NBA.
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