Tra i grandi protagonisti del debutto di Losail non può non essere annoverato Valentino Rossi. Il 39enne della Yamaha, fresco di rinnovo, ha dato spettacolo su una M1 ancora problematica, agguantando un podio importantissimo, il 228.esimo in carriera. Un Dottore partito molto forte, in grande rimonta dall’8° posizione di partenza, arrivando poi a giocarsela con i primi e concludendo molto vicino ai duellanti Dovizioso e Marquez.
“Sabato non ero contento del bilanciamento e abbiamo provato alcune modifiche tese a salvaguardare la durata degli pneumatici. Ma il risultato è che sono stato lento ed infatti in qualifica ho ottenuto solo la terza fila” – dice Rossi – “Vista la situazione, abbiamo deciso di rischiare, andando il più forte possibile e vedendo fin quando reggevano gli pneumatici. Nel warm-up abbiamo trovato un buon setting e sapevo di poter fare una bella gara“.
“Riguardo la gara, penso che i momenti più importanti siano stati la partenza e i primi giri. Partendo in terza fila, infatti, devi inventarti qualcosa per non perdere troppo terreno” – continua il pesarese – “Anche quando il Dovi, una volta passato al comando, ha cominciato a tirare sul serio, è stata una fase fondamentale. Lì si è capito che Dovizioso e Marquez erano gli unici ad avere il cambio di passo. Ma sono riuscito a restar vicino e ad andare forte fino alla fine. Questo è davvero positivo“.
“Quale voto mi do per questo podio? Non 10, perché quello si da a chi vince. Comunque in 22 giri ho sempre guidato preciso, provando a non esagerare mai e a salvaguardare le gomme. Ho fatto solo un errore con Zarco, perché gli ho voluto tirare la staccata e siamo andati larghi tutti e due. In quella situazione mi ha passato Marquez e mi sono trovato addosso il branco di lupi, scatenato come quando sanguini, e mi hanno passato in 3 o 4. Poi però ce l’ho fatta a recuperare, fortunatamente“, ha proseguito Rossi.
In chiusura, Rossi risponde a chi ha criticato la scelta della Yamaha di prolungargli il contratto: “Queste cose, sinceramente, non mi interessano più. L’importante è quello che succede in pista. Io ci credo, perché so di poter andare forte. Il problema più grosso quando invecchi è la condizione fisica. Ma io mi alleno duramente, molto di più rispetto a dieci anni fa, e posso essere veloce fino alla fine. Ho tante sensazioni quando guido la moto e di solito sono quelle giuste, positive. Quindi, se riusciamo a metterla a posto, so che posso stare davanti. Ovviamente è difficile battere gli avversari, ma vedo che riesco ad adattarmi agli stili di guida che cambiano, perché capisco come fare. Ma questo probabilmente dipende dal talento“.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.