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MotoGP, Lorenzo: “Il rinnovo? Non ci penso. Preferisco concentrarmi sulle gare”

Tra i grandi delusi della prima prova del Motomondiale 2018, disputata due settimane fa in Qatar, sul circuito di Losail, rientra certamente Jorge Lorenzo. Il pilota della Ducati, dopo un inverno in altalena, sperava di poter sfruttare una pista a lui notoriamente amica per poter centrare un gran risultato. E invece, dopo delle qualifiche opache, la sua gara è terminata nel ghiaione poco prima della metà, a causa di un problema ai freni, mentre comunque era lontano dalla vetta e invischiato ai margini della top-10.

Jorge Lorenzo, 30 anni, al secondo anno in forza alla Ducati (foto da: thethaotocdo.vn)

Una situazione, quella dell’ex Yamaha, appesantita dall’incolore 2017 e, soprattutto, dal fatto che il compagno di box Andrea Dovizioso continua a convincere, al punto da essere riuscito a battere Marc Marquez in duello ancora una volta, aggiudicandosi la gara. Entrambi i piloti di Borgo Panigale andranno in scadenza a fine stagione e la Casa italiana vorrebbe rinnovare sia Andrea che Jorge; è chiaro, però, che al momento sia il forlivese ad avere una forza contrattuale maggiore rispetto al titolato compagno di squadra.

Ovviamente, se riuscirò ad ottenere dei risultati, il mio valore sarà più alto, crescerà. In caso contrario, potrebbe ridursi un po’, e sarebbe anche normale” – ha spiegato Lorenzo – “Io ho dalla mia la fortuna che il mio curriculum è molto buono e questo aiuta sempre. L’unica cosa che mi preoccupa al momento è essere veloce ed ottenere la mia prima vittoria in Ducati nel più breve tempo possibile. Il resto sono cose di cui si occuperà il mio manager. Io non perdo nemmeno un minuto a pensarci“.

Io ho una sola priorità da quando ho firmato per questo team, ovvero di portare a termine quello che ho iniziato, cercando di diventare il secondo campione del mondo della storia della Ducati” – continua con sicurezza il 30enne spagnolo – “Perché ciò accada, dobbiamo prima vincere una gara, poi altre in serie. E allora, forse, si lotterà per il titolo. Il ritiro in Qatar? Ho apprezzato il fatto che Dall’Igna, dopo la gara, sia rimasto un’ora a parlare con me, per capire le mie difficoltà. Io sono una persona con la testa molto dura, quindi non ho bisogno di molte spinte per continuare a lavorare al meglio delle mie possibilità“.