Le qualifiche di ieri in Austria hanno rappresentato con tutta probabilità il punto più basso per la Yamaha nell’ultimo quindicennio di MotoGP. Al Red Bull Ring, i due ufficiali sono andati finora incontro ad un weekend pieno di difficoltà, ancor più del previsto. Valentino Rossi, anche a causa della pioggia che ha disturbato le PL2 e le PL3, è stato costretto alla Q1 ma, contrariamente a quanto si potesse lecitamente attendersi, non è andato oltre il 4° tempo (sempre in Q1), rimediando una misera 14° posizione di partenza.
Maverick Vinales, dal canto suo, pur partecipando alla Q2 grazie al 10° tempo delle PL1, non è mai stato competitivo per le primissime file, chiudendo le qualifiche con l’11° prestazione assoluta, beccando oltre un secondo dal poleman Marc Marquez (+1.043). Una situazione tecnica, soprattutto in termini di elettronica, che rende praticamente impossibile, soprattutto per il Dottore, avere un qualsiasi pensiero iridato, nonostante la seconda posizione nel Mondiale.
Il tutto, nel tardo pomeriggio di ieri, ha portato i vertici Yamaha, nello specifico il project leader di Yamaha Racing, Kouji Tsuya, ha chiedere ufficialmente scusa ai due piloti del team di Iwata: “Oggi (ieri, ndr) è stata una giornata molto difficile per noi. Questa è una pista molto dura per noi, e fatichiamo tanto in accelerazione, anche se abbiamo cercato di sistemare le cose, inutilmente finora. Ecco perché questa è stata per noi il risultato peggiore in Qualifica per Yamaha e dobbiamo scusarci con i piloti per le cattive prestazioni“.
Tsuya sottolinea i guai avuti da Vinales: “Maverick ha patito problemi a dei sensori sia oggi (ieri, ndr) che venerdì. Ha avuto guai di questo genere sia nelle PL1 che nelle PL4, e la sua concentrazione è stata compromessa. Stiamo seriamente lavorando e investigando per cercare di capire come risolvere questi problemi in vista della gara, ma voglio solo chiedere scusa sia a lui che a Valentino. Stiamo faticando e dobbiamo scusarci con loro“.
“D’ora in avanti, il nostro obiettivo è lavorare ancora più duro per trovare soluzioni già qui in Austria, concentrandoci poi sui test di Misano e di Silverstone. Dopo il Gran Premio di Gran Bretagna, quindi, avremo un test ad Aragon per cercare soluzioni alle nostre difficoltà“, ha concluso Tsuya.
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