Spesso, nel corso di questa stagione, le voci di un ritorno in moto di Casey Stoner con la Ducati, pur se da wild-card, si sono rincorse, a volte anche incontrollate, soprattutto dopo l’infortunio di Iannone. Sembrava naturale una sua presenza nella gara di casa, a Phillip Island. E invece nulla.
Come non se ne fece nulla questa estate, quando, dopo aver effettuato una due giorni di test al Red Bull Ring, si prospettò una sua partecipazione al Gran Premio d’Austria. Come fa notare Paolo Ciabatti, team manager Ducati, la scuderia della Casa di Borgo Panigale ha sempre lasciato massima libertà di scelta all’australiano.
“Non c’è una strategia marketing dietro a questo” – afferma Ciabatti, intervistato da motorsport.com – “Nelle trattative con Casey non si era mai parlato della possibilità di disputare un GP, il suo contratto contemplava solo tre test. Quello che succede è che quando lo vedi salire sulla moto e ti rendi conto di quanto sia ancora veloce, pensi subito che sarebbe un sogno se tornasse a correre una gara. Noi non potevamo escludere questa possibilità, ma se non ha corso in Austria, non lo farà più“.
“Lo utilizziamo come ambasciatore, cosa molto importante nell’anno del nostro 90esimo anniversario” conclude Ciabatti – “Inoltre, nei primi mesi della stagione, lo abbiamo coinvolto in alcune decisioni tecniche sulla Desmosedici. Ora tocca a lui decidere che ruolo vuole giocare. Se desidera vivere in Australia, a pescare e a stare dietro alla fattoria, difficilmente può aumentare le sue responsabilità“.
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