Al termine di una sessione davvero tribolata, Marc Marquez, libero dal peso del campionato, conquista una grande pole position a Phillip Island, la 65° della sua carriera. Il pilota di Cervera ha schiantato tutti con il crono di 1:30.189, mostrando una volta di più quanto a suo agio si trovi sulla pista australiana. Gli unici capaci di stare sotto il secondo di distacco sono stati Cal Crutchlow (+0.792) e Pol Espargaro (+0.918), seguiti, in seconda fila, da Aleix Espargaro (+1.484), Jack Miller (+1.565) e dal primo dei nostri portacolori, Danilo Petrucci (+2.231). Scorrendo la classifica, in terza fila, abbiamo un positivo Nicky Hayden (+2.755), Stefan Bradl (+2.826) e Andrea Dovizioso (+2.901). Quarta fila, infine, per Hector Barbera (+3.725), Scott Redding (+4.493) e per un lentissimo Jorge Lorenzo (+6.651). Ancora peggio è andata alla futura coppia Yamaha, ovvero Valentino Rossi e Maverick Vinales, i quali non sono riusciti a superare la Q1 e domani partiranno rispettivamente 15° e 13°.

Marc Marquez ha centrato in scioltezza la pole nel GP d’Australia 2016 (foto da: thecheckeredflag.co.uk)

MotoGP Australia 2016 Q1 

E’ una Q1 molto prestigiosa, quella che va in scena a Phillip Island. Il meteo avverso ha molto condizionato le sessioni precedenti, al punto che troviamo le due Yamaha ufficiali di Rossi e Lorenzo, la Suzuki di Vinales e la Honda di Crutchlow a doversi contendere i due posti per accedere in Q2. La pista è umida ma in via di asciugamento. In queste condizioni, il migliore per distacco è Cal Crutchlow, che ottiene un 1:38.467, +1.985 meglio di Jorge Lorenzo, che comunque riesce a superare la tagliola. Non ce la fanno Maverick Vinales (+2.277) e soprattutto Valentino Rossi (+2.901); entrambi tornano ai rispettivi box molto sconsolati e scuri in volto. 

MotoGP Australia 2016 Q2 

Alla fase decisiva delle qualifiche vediamo partecipare quattro Honda (Marquez, Hayden, Miller e Crutchlow), quattro Ducati (Dovizioso, Barbera, Petrucci e Redding), due Yamaha (Lorenzo e Pol Espargaro), una Suzuki (Aleix Espargaro) e una Aprilia (Bradl). Con il meteo che minaccia nuovi rovesci, entrano tutti in pista sin da subito, su una pista che, comunque, è sempre più asciutta. Il primo con un tempo significativo è Bradl (1:35.710), subito migliorato, in rapida successione, da Crutchlow e Dovizioso. A mettere tutti d’accordo sembra arrivare Marquez, con un 1:32.239, ma ancora Crutchlow si issa davanti a tutti, migliorando il tempo dello spagnolo di mezzo decimo. Il pilota ufficiale Honda, però, non ci sta e prima si riprende la vetta con un 1:31.555, poi abbassa il miglior tempo altre due volte, fino al definitivo 1:30.189. Alle sue spalle, Crutchlow s’insedia comunque in seconda posizione, davanti ai fratelli Espargaro (Pol ed Aleix) e a Miller. Petrucci è il migliore degli italiani (6°), mentre deludono Dovizioso (9°) e soprattutto Lorenzo (12°). 

Domani alle ore 7:00 italiane il via alla gara.