E’ stato un Gran Premio delle Americhe a due facce per la Yamaha. Da una parte abbiamo un Valentino Rossi che conferma il suo stato di forma, benché la vittoria sia sfuggita nuovamente. Il pesarese, dopo la caduta a sorpresa del leader Marc Marquez, sperava davvero di interrompere un digiuno che dura da Assen 2017, ma ha dovuto fare i conti con la Suzuki di Alex Rins che, passatolo al quintultimo giro, ha poi rintuzzato il tentativo di ritorno del #46. Molto male Maverick Vinales, che chiude 11° dopo aver rovinato la propria gara con una partenza anticipata.
Così Rossi: “Quanto successo a Marquez può capitare. Quando sei al limite e spingi forte basta un attimo per passare da eroe a coglione. Quando l’ho visto per terra mi sono detto che era una bella occasione, sebbene non semplice, mancando ancora tanti giri. Essendosi spento il contagiri sul traguardo, non sapevo di preciso quanti ne mancassero Dovevo rimanere concentrato e continuare a guidare bene“.
“Stavo andando forte e ad un certo punto ho pensato davvero di potercela fare, poi è arrivato Rins” – continua Rossi – “Ho provato a spingere quando ero davanti, ma non sono riuscito ad andare via. Lui era messo un po’ meglio di me nel finale, ma facendo tutto al meglio un attacco disperato avrei potuto provarlo. Lui è andato lungo alla 11, ma io sono andato ancora più lungo di lui e non c’è stato più nulla da fare. Però va bene, è stato comunque un bel weekend“.
In classifica, Rossi è 2° con 51 punti, tre in meno di Dovizioso: “Ci sono quattro piloti di quattro marche diverse ai primi quattro posti, segno di equilibrio. Il regolamento ha reso i weekend molto movimentati e può capitare che uno molto veloce rimanga fuori dalla Q2, come è successo qui a Dovizioso. Bisogna però essere onesti ed ammettere che oggi qui è andata così solo perché Marc è caduto. Non l’avesse fatto sarebbe già stato da solo in fuga Lui rimane il favorito. In Qatar è giunto 2° in volata, in Argentina ha dominato e qui, senza caduta, avrebbe di nuovo vinto con facilità“.
Rossi, in generale, si dice contento dei progressi della M1 e spera che il trend si confermi anche nel prossimo futuro: “Sono molto contento che sia cambiato qualcosa, come invece non accadeva negli anni scorsi. La Yamaha, per me, ha tutto per realizzare una moto da Mondiale” – conclude Vale – “I grandi step si fanno d’inverno, anche perché il motore ormai è quello. Però durante la stagione bisogna migliorare, come hanno fatto Honda e Ducati nelle ultime stagioni. Ed è lì che dobbiamo darci da fare“.
Per quanto riguarda Vinales, il centauro spagnolo ha usato il proprio profilo ufficiale su Instagram per esprimere tutta la propria delusione. Un risultato, l’11° posto ottenuto al COTA, che lo relega appena in 12° posizione in classifica, con la miseria di 14 punti in tre gare. “L’11° posto è deludente. Mi dispiac per la squadra, poiché la moto funzionava perfettamente. Devo migliorare. Grazie a tutti i miei fan per il sostegno“, si legge nel post di Maverick.
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