Andrea Dovizioso si aspettava tutt’altro dalla gara del Montmelò. Forte di una positiva qualifica e di un ottimo passo, con una GP18 estremamente a suo agio tra le pieghe e gli allunghi del circuito catalano, il pilota forlivese contava di andare all’attacco di Marc Marquez, per bissare il successo dello scorso anno ed accorciare ancora in classifica. Ma non è andata affatto così. In affanno sin dai primi passaggi nel tenere il ritmo e di Jorge Lorenzo e dello stesso Marquez, Dovizioso è finito a terra in curva 5, quando mancavano ancora 16 tornate alla bandiera scacchi. Una caduta pesantissima, che vale il terzo zero nelle ultime quattro uscite e che, soprattutto, rispedisce il forlivese a -49 da Marquez, raggiunto tra l’altro dal compagno di box.
“Ero al limite perché non volevo perdere di vista Jorge e Marc. Sono arrivato in curva 5 con circa quattro o cinque chilometri orari più veloce del solito. Questo perché sono uscito più rapido da curva 4, dovendo forzare un po’ di più in frenata. E’ stato il classico errore di anteriore Michelin, nel quale non si può mettere troppa pressione sulla gomma davanti. Mi stavo giocando le carte sbagliate ed ho commesso un errore“, ha esordito uno sconsolato Dovizioso.
“In questo momento andiamo a casa con un altro zero e questa è la realtà. L’unica cosa che possiamo fare è studiare per cercare di capire cosa potevamo fare meglio. Eravamo veloci e alla peggio saremmo finiti terzi, pur se credo che con Marquez ce la saremmo potuta giocare. Ma si poteva fare di più” – continua il ducatista – “Le Michelin hanno le loro caratteristiche, che mutano in base alla pista ed al grip, che qui al Montmelò era anomalo, con tanto slide in inserimento curva. Credo che questo aspetto abbia un po’ penalizzato il mio stile di guida. Jorge invece era molto veloce e preciso perché lui frena con la moto dritta. Ha fatto una gara esagerata, perché è stato veloce dall’inizio alla fine e questo è solo la conferma che siamo veloci e che possiamo stare là davanti“.
“Questo zero ci ha portato di nuovo a 49 punti da Marquez, che sono tanti. Fortunatamente, in MotoGP tutto può succedere ad ogni gara, quindi la testa rimane sempre sul campionato, però ci dobbiamo focalizzare sul capire certe cose che in questo weekend non siamo riusciti a migliorare abbastanza” – aggiunge ancora il forlivese – “Jorge? Ora ripartiamo tutti e due da zero, come se fosse un nuovo campionato. E se considerate me ancora in corsa per il Mondiale, allora c’è anche lui, essendo a pari merito con me“.
Infine, Dovizioso si sofferma sull’aspetto psicologico, derivato da questo ennesimo stop: “Psicologicamente adesso è dura, sarei stupido a dire il contrario. Raccontarsi le balle a volte funziona, ma nella maggior parte dei casi no. Il lato positivo, comunque è che la velocità c’è e che siamo sempre davanti. Se riusciamo a sistemare i dettagli, possiamo veramente fare la differenza. Dobbiamo continuare a pensare positivo, perché siamo competitivi e lo ha confermato anche Jorge nelle ultime due gare. Se sia più grave questa caduta o quella di Le Mans? Sicuramente quella in Francia. Quando cadi essendo il più veloce di tutti è più dura da sopportare“.
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