La vittoria nella gara di ieri ha un significato davvero speciale per Marc Marquez. Non solo si tratta della quinta in assoluto a Motorland Aragón, non solo è la 67.esima in carriera nel Motomondiale (41.esima considerando solo la MotoGP); con il sesto successo del 2018, Marquez ha in pratica messo in cassaforte il suo settimo titolo iridato. Il vantaggio su Andrea Dovizioso, infatti, è tornato a +72 con cinque gare da correre, ed è presumibile immaginare una festa già in quel di Motegi o, al più tardi, a Phillip Island.
Eppure Marc non ha affatto avuto vita facile su una delle sue piste preferite. Il Dovi, infatti, ha opposto una fiera resistenza, producendo un’altra battaglia emozionante e ricca di sorpassi, alla quale, anche se sporadicamente, ha provato a prender parte da terzo incomodo pure un ritrovato Andrea Iannone. Marquez la differenza l’ha fatta poi nel finale, dopo il sorpasso all’inizio del terzultimo giro, ringraziando anche quello che era stato un azzardo, ovvero la mescola Soft al posteriore.
“Fino al warm-up ero convinto che avrei corso con la gomma dura. Ho cambiato idea dopo la caduta e dopo essermi accorto che tendeva a calare parecchio di prestazione” ha spiegato Marc nel post gara – “Abbiamo discusso a lungo all’interno del box della HRC, poiché volevo mettere la morbida, mentre loro dicevano che non avrebbe avuto senso con la nostra moto. Alla fine, fortunatamente, si è rivelata la scelta giusta“.
“Dopo la caduta subita nelle PL4, ho sinceramente pensato di dover gestire, non attaccare” – aggiunge il pilota HRC – “Quando mi sono svegliato stamattina (ieri, ndr), ho invece deciso di provare a rischiare, prendendo la decisione della Soft al posteriore. La mia idea era di provare a fare dei giri alle spalle di Dovizioso, per poi vedere cosa succedeva. Quando ho visto che riuscivo a stargli attaccato ho deciso di attaccare, ed è andata bene“.
Marquez conferma l’incidenza della scelta degli pneumatici: “Si, ho vinto perché ho montato la Soft al posteriore, lo confermo. Se avessi messo la Hard avrebbe vinto Dovi. Io credo sia molto positivo per noi lottare contro un team forte come la Ducati, poiché ci spinge a capire dove possiamo migliorare. Oggi noi andavamo forte nel T2 e nel T3, mentre nel T1 e nel T4 era Andrea ad andare meglio. E’ stato bello lottare con lui, anche se stavolta ho deciso di non aspettare l’ultima curva per provarci. L’avessi fatto, mi avrebbe fregato di nuovo“.
Nonostante i 72 punti di vantaggio sul forlivese, Marquez non vuole comunque sbilanciarsi sul Mondiale, che comunque appare saldamente nelle sue mani: “Dicono che sognare è gratis e il mio sogno è di chiudere i conti prima di Valencia. Oggi l’obiettivo era non perdere più di 9 punti e direi che ci siamo riusciti molto bene. Ora però dobbiamo rimanere concentrati. Non voglio commettere errori nelle prossime gare“.
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