Il caso Astori sembra essere giunto ad un punto di svolta. Quest’ oggi, la Procura di Firenze ha iscritto nel registro degli indagati due medici probabilmente coinvolti nell’ inchiesta sulla morte dello sfortunato capitano della Fiorentina. Entrambi i professionisti sono accusati di omicidio colposo.
Secondo quanto appreso, gli indagati lavorano in due strutture pubbliche, una di Firenze e una di Cagliari. Presso queste, il calciatore ha svolto degli esami per ottenere l’ idoneità all’ attività agonistica nel 2016 e nel 2017. Tuttavia, nelle prove di sforzo effettuate è stata evidenziata la presenza di un’ extrasistole ventricolare.
Sulla situazione è intervenuto anche il perito Domenico Corrado, professore presso l’ Università di Padova “Le indagini fatte su Davide Astori erano insufficienti per trovare la malattia che poi ha causato la sua morte, una patologia silente non facile da individuare. Io non dico che erano sbagliate. Posso solo dire che i due episodi di aritmie registrate in passato potevano indurre a fare ulteriori approfondimenti come previsto dalle linee guida”
Da ricordare che la causa della tragedia, avvenuta il 4 marzo, è stata una cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro , Le disfunzioni riscontrate nei tracciati, quindi, avrebbero potuto lanciare dei primi segnali utili a fermare l’ attività agonistica del calciatore.
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