Intensità, spettacolo, emozioni e gol: il 2-2 finale è giusto e sia Giappone che Senegal vanno a 4 punti, risultando appaiate anche nella differenza reti. I nipponici rimontano due volte gli africani, ma sprecano parecchie occasioni. Questa sera Colombia e Polonia completeranno il quadro della seconda giornata: chi perde dovrà salutare la Russia.
Il ritmo imposto dalle due squadre è da subito molto alto e così la partita è immediatamente gradevole. La selezione in maglia bianca riesce presto a imporre il proprio gioco e dopo appena undici minuti passa in vantaggio: Sabaly conclude da punizione piuttosto defilata, ma Kawashima sbaglia completamente le presa e manda il pallone a sbattere contro la gamba di Mané, che può liberare la sua gioia per il suo primo gol iridato.
La partita prosegue poi ad ritmi elevati e ciò fa passare in secondo piano la mancanza di altre occasioni; tuttavia, al minuto 35, il Giappone pareggia all’improvviso con Inui, che raccoglie un passaggio involontario di Nagatomo (mancato stop in area), si accentra e mette la sfera sul palo più lontano rendendo vano il tuffo di N’Diaye, che deve alzare bandiera bianca.
L’ultima emozione di un primo tempo agonisticamente intenso è una grande chance per Niang, che al 39° minuto controlla bene un filtrante alto in area e prova a battere Kawashima con l’esterno sinistro, ma il portiere nipponico si fa perdonare l’errore di prima e respinge la conclusione della punta del Torino, che avrebbe potuto fare meglio e scegliere una soluzione di potenza. Per quanto riguarda la prima frazione, non c’è altro.
I ritmi della ripresa sono altrettanti elevati ed è il Giappone che prende a poco a poco l’iniziativa e mette alle corde il Senegal collezionando un trittico di occasioni non sfruttate: la prima arriva al 57′ ed è un cross invitante di Shibasaki sul quale Osako non arriva per poco, la seconda è ancora per Osako, che sbaglia il cross mandando in fumo una potenziale chance attivata da un gran lancio del solito Shibasaki e l’ultima, e più clamorosa, è per Inui, che al 64′ minuto coglie la traversa con un destro al giro scoccato dal limite dell’area.
Tutti questi sprechi prima o poi si pagano, è la legge del calcio, e il Senegal, infatti, non perdona: al 70′ minuto Sabaly parte da sinistra e mette in mezzo per Niang, che non controlla benissimo ma favorisce l’arrivo di Wagué, che scaraventa in rete e riporta i suoi in vantaggio.
I nipponici non meritano lo svantaggio e riagguantano il match sette minuti dopo: Keisuke Honda, entrato da poco, mette in rete da due passi su perfetto assist di Inui. Per l’ex rossonero è il quarto gol in tre mondiali differenti, il primo giapponese a riuscirci. I cambi effettuati nel finale non spostano gli equilibri e la partita si avvia alla conclusione senza altre emozioni.
TABELLINO:
Giappone (4-2-3-1): Kawashima; Sakai, Yoshida, Shoji, Nagatomo; Hasebe, Shibasaki; Haraguchi (75′ Okazaki), Kagawa (71′ Honda), Inui (87′ Usami); Osako. CT: Nishino
Senegal (4-3-3): K. N’Diaye; Sabaly, Koulibaly, Sané, Wagué; P. Ndiaye (81′ N’Doye), A. N’Diaye (64′ Kouyate), Gueyé; Sarr, Niang (86′ Diouf), Mané. CT: A. Cissé
Arbitro: Rocchi
Marcatori: 11′ Mané, 35′ Inui, 71′ Wagué e 78′ Honda
Ammoniti: Niang, Inui, Sabaly e N’Doye
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