Una bellissima Nigeria abbatte una brutta Islanda, che, colpita all’improvviso, si squaglia e sparisce dal campo, tradita anche dal suo uomo migliore, G. Sigurdsson, che sbaglia un rigore a dieci minuti dal termine. L’uomo del match è Ahmed Musa, che segna due gol fantastici e rimette in carreggiata i suoi. Gli africani adesso sono a quota 3, mentre gli islandesi restano a 1. L’ultima giornata sarà decisiva per entrambe.
Il primo tempo scorre via pigramente tra errori, tiri sballati e tatticismi assortiti. La prima emozione arriva dopo soli tre minuti ed è una punizione di Gylfi Sigurdsson che il portiere delle Aquile Verdi Uzoho mette in corner con un intervento che denota ottima reattività. E poi? E poi non accade nient’altro. Il match è discretamente combattuto a centrocampo, ma di occasioni reali se ne vedono pochine: una punizione di Sigurdsson sulla quale Finbogasson non arriva e poco altro. Restare svegli è davvero un’impresa e il triplice fischio è una liberazione.
La ripresa, invece, è molto più godibile grazie alla Nigeria: gli africani, infatti, iniziano in maniera più propositiva e al 49° minuto passano in vantaggio: un corner battuto approssimativamente dagli islandesi si trasforma in un veloce contropiede avversario che, grazie alla rifinitura di Ihaenacho, porta Moses a crossare da destra per Musa, bravissimo a controllare di destro e a sganciare un missile imparabile sotto la traversa nei pressi dell’area piccola.
L’Islanda sparisce progressivamente e la Nigeria trova larghi spazi per mettere in campo tutte le sue qualità atletiche. Il portiere e documentarista Haldorsson deve respingere un tiro insidioso di Ndidi al 57′ minuto e trema quando prima Moses al 66′ e poi Balogun al 72′ sfiorano i legni della sua porta con due conclusioni pericolosissime. In mezzo a queste occasioni per i verdi ce n’è una anche per i nordici con Gislason, che sfiora la traversa dal limite al minuto 68.
Dopo una clamorosa traversa colta da Musa, la resa definitiva, avviene al 74′ minuto con il raddoppio firmato dallo stesso Musa, che dribbla avversari e portiere e scarica in porta al termine di una bella azione rifinita da Omeruo.
Il dominio nigeriano è palese, ma l’Islanda si sveglia al minuto 83 grazie ad un’azione che porta Ebuehi a tirare giù in area Finnbogason: G. Sigurdsson si presenta dal dischetto, ma calcia altissimo e spreca la chance di riaprire il match. Su questo episodio il match esaurisce quanto doveva dire e nemmeno i sei minuti di recupero concessi dall’arbitro offrono alcunché.
Nigeria (4-2-3-1): Uzoho; Omeruo, Trost Ekong, Balogun, Idowu (46′ Ebuehi); Ndidi, Etebo (90′ Iwobi); Moses, Obi Mikel, Musa; Iheanacho (84′ Ighalo). Ct: Rohr
Islanda (4-4-2): Halldorsson; Magnusson, R. Sigurdsson (65′ Ingason), Arnason, Saevarsson; Bjarnason, Gislason, Gunnarsson (87′ Skulason), G. Sigurdsson; Finnbogason, Bodvarsson (71′ Sigurdason). Ct: Hallgrimsson
Arbitro: Conger (NZL)
Marcatori: 49′ e 74′ Musa
Ammoniti: Idowu
Note: G. Sigurdsson sbaglia un rigore all’83’ minuto
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