La Major League Soccer ha approvato ufficialmente la riforma a 26 squadre entro il 2020. Dopo Atlanta United e Minnesota United nel 2017 e Los Angeles FC e Miami FC nel 2018, sono ben 10 le squadre a giocarsi gli altri due slot liberi: Charlotte, Cincinnati, Detroit, Nashville, Raleigh/Durham, Sacramento, St Louis, San Antonio, San Diego e appunto Tampa/St Petersburg.
La Major League Soccer è pronta a migliorare ulteriormente lo spettacolo offerto. Nel 2020, infatti, saranno ben 26 le squadre partecipanti, con la divisione delle Western Conference e Eastern Conference da 13 squadre a testa o la spartizione in Atlantic Division, Pacific Division, Central Division e Lakes Division, che avranno la possibilità di giocarsi dei Knock-out e, ovviamente, Play-off per la vittoria del proprio girone e del campionato.
Questa è la decisione presa da Don Garber, il Commissioner del più importante campionato del Nord America, di cui fanno parte squadre del Canada e degli Stati Uniti d’America. L’obiettivo finale è arrivare a 28 squadre tra il 2024 e il 2028, ma ci sarà tempo per studiare al meglio l’ingresso di altri club. Ovviamente, sono state imposte delle caratteristiche ben precise, che le squadre interessate dovranno avere per potersi proporre.
La prima è ovviamente legato all’aspetto economico. Infatti, la quota di iscrizione alla MLS è pari a 150 milioni di dollari, che servirà a dimostrare la solidità finanziaria della struttura societaria. D’altronde, ogni club dovrà avere un proprio stadio di proprietà e dovrà essere supportato da gruppi locali per la sponsorizzazione. Insomma, una società radicata sul territorio e con investitori già presenti nel mondo dello sport.
La seconda è legata al bacino d’utenza. Ogni club dovrà possedere una base forte e storicamente forte nelle determinate città sia nel mondo del calcio, sia, in generale, in altri sport, che quindi sia appetibile geograficamente per sponsor e media, soprattutto tv.
La terza ed ultima caratteristica è legata allo stadio di proprietà, che dovrà essere utile alla comunità con offerte di altri servizi.
Le proposte dovranno essere presentate entro e non oltre il 31 gennaio 2017 e saranno prese in esame da un comitato esecutivo della lega, costituito da Garber e cinque presidenti di altri club, che dovrebbero essere Jonathan Kraft del New England Revolution, Andrew Hauptman del Chicago Fire, Anthony Precourt del Columbus Crew, Phil Rawlins dell’Orlando City e Jay Sugarman del Philadelphia Union.
Sono addirittura 10 le squadre già candidate ad entrare a far parte della MLS entro il 2020: Charlotte, Cincinnati, Detroit, Nashville, Raleigh/Durham, Sacramento, St Louis, San Antonio, San Diego e Tampa/St Petersburg.
Solo due di queste potranno unirsi a Atlanta United e Minnesota United e a Los Angeles FC e Miami FC, le prime due ufficialmente nella lega dal 2017 e le altre due nel 2018.
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