Una giornata è troppa e due sono poche. Si potrebbe riassumere con le parole di uno dei nonni più amati di Italia, Nonno Libero (alias Lino Banfi) la vicenda Higuain. Il calciatore argentino si è reso protagonista di una sfuriata contro l’arbitro durante Milan-Juventus: il direttore di gara, secondo l’ex giocatore di Napoli e Juventus, avrebbe applicato un regolamento diverso rispetto all’andamento della partita.
Higuain si è scagliato contro l’arbitro dicendo “Perché sempre a me”, segno inequivocabile di un malcontento generale nei confronti dell’arbitraggio. L’arbitro ha giudicato le parole di Higuain offensive e le ha scritte a referto, la Federazione ne ha preso atto e ha disposto due giornate di squalifica.
Ora il Milan presenterà il ricorso ma è evidente che questo abbia poche possibilità di essere accolto. La reazione di Higuain è stata esagerata e l’allusione a un comportamento poco integro dell’arbitro non può essere sanzionata come una sola giornata. Senza contare che mentre proferiva queste parole, i giocatori del Milan sono dovuti intervenire per fermare l’impeto dell’argentino.
Quindi due giornate sacrosante, anche se in fin dei conti non c’è violenza nel suo comportamento. Da qui l’idea di presentare ricorso facendo appello alla reazione smisurata ma comunque comprensibile di un calciatore in trance agonistica. Staremo a vedere…
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.