In attesa della sentenza della Uefa per la violazione dei parametri del Fair Play Finanziario, il Milan pubblica un messaggio sui propri profili social rivelando i numeri reali della nuova società. Nel frattempo, in settimana potrebbe arrivare l’accordo con Commisso, che vuole il 100% per 700 milioni ed è in netto vantaggio sulla famiglia Ricketts, pronta ad entrare con una quota di minoranza e diventare maggioranza progressiva, ma non si arrende Ross, che tratta tramite Elliott 

E’ il giorno della verità per il Milan, che conoscerà finalmente il proprio futuro in Europa. Oggi, infatti, è attesa la sentenza della Uefa per la violazione dei parametri del Fair Play Finanziario dopo il rifiuto sia al Voluntary Agreement sia al Settlement Agreement e, soprattutto, in seguito all’incontro tra la delegazione del club e la camera giudicante, avvenuto la scorsa settimana. 

C’è pessimismo attorno alla decisione della Uefa, che dovrebbe essere una vera e propria stangata. Si andrebbe verso un’esclusione dalle coppe europee per due stagioni e una multa da 30 milioni di euro da pagare. Una decisione politica quella della commissione giudicante, una batosta per il Milan, pronto a fare ricorso al Tas di Losanna, che molto probabilmente ridurrebbe la pena da scontare. 

Molti hanno storto il naso riguardo le indiscrezioni su una stangata di due anni di esclusione dalle coppe, ma la Uefa vuole fare giurisprudenza con il Milan e, in caso di ricorso al Tas e di un ribaltamento da Losanna, ovviamente, questa sentenza rimarrebbe tale da non far partecipare i rossoneri almeno alla prossima edizione di Europa League, conquistata sul campo all’indomani del sesto posto in campionato.

Nel frattempo, il Milan ha portato avanti una vera e propria campagna mediatica per screditare la Uefa. Infatti, tramite i profili social ha pubblicato i numeri reali, sottolineando appunto questa ultima parola, con i quali il club ha chiuso questa primo anno di gestione societaria. 

Prima di tutto, il Milan ha voluto sottolineare gli oltre 200 milioni di euro investiti sul mercato, serviti per costruire la squadra più giovane della Serie A e la quarta più giovane nella scorsa stagione delle coppe europee con una media pari a 24,6 anni, aumentando ovviamente il valore di mercato della rosa, risultante la terza nel campionato italiano, senza però ribaltare i numeri del bilancio, anzi migliorandoli. 

Infatti, nonostante questi esborsi, il Milan ha chiuso il bilancio della stagione 2017-2018 con circa 20 milioni di euro in più di ricavi e l’Ebdtda, inclusi i trasferimenti estivi, è positivo per 28 milioni di euro, con un miglioramento rispetto all’anno precedente pari a 50 milioni di euro, grazie ad un abbassamento dei costi di gestione di 6 milioni, un monte ingaggi della Prima Squadra inferiore al 60% dei ricavi e agli aumenti di capitale, non prestiti, da parte di Yonghong Li pari a 88 milioni, fatti nel corso di questo anno. 

Inoltre, proseguono le trattative tra la Sino Europe Sport e i vari soggetti interessati all’acquisto di quote azionarie del club. In tal senso, in settimana dovrebbe esserci lo sprint decisivo con Rocco Commisso, magnate americano con un patrimonio stimato sui 4,5 miliardi di dollari, che ha presentato un’offerta pari a 700 milioni di euro per il 100% del club tramite l’advisor della Goldman Sachs. 

D’altronde, sia Yonghong Li che il suo braccio destro David Han Li, insieme agli avvocati dell’Alantra, l’advisor scelto dal proprietario del Milan per la cessione del club, o di parte di esso, sono da giorni ormai sia a Londra e a New York per trattare con le parti e dovrebbero dare una risposta a breve, ma preferirebbero maggiormente la proposta avanzata dalla famiglia Ricketts, il cui patrimonio è fermo a quota 2,5 miliardi di dollari, pronto ad entrare con un 30% di quote azionarie e nel giro di qualche anno, probabilmente dopo l’ingresso in qualche Borsa della società, acquistare progressivamente la maggioranza. 

Attorno ai due magnati americani si aggira comunque sempre Stephen Ross, probabilmente il soggetto più importante, che però starebbe aspettando che il Milan passi di mano ad Elliott, cosa che avverrà entro 2 settimane, qualora Yonghong Li non restituisca il prestito da 32 milioni di euro, legati all’ultimo aumento di capitale non effettuato dal proprietario dei rossoneri, ma appunto dal fondo con cui ha già un debito pari a 303 milioni di euro. 

Ecco il messaggio del Milan: 

In attesa della sentenza UEFA, vogliamo condividere con tutti voi alcuni fatti sostanziali. Ci aspettiamo equità, giudizi, basati sui fatti uguali per tutti.
Lo scorso Aprile il Milan stava lottando (e soffrendo) per un posto in Europa League, conquistato all’ultima giornata, da allora abbiamo rinnovato la rosa dei giocatori, realizzando la squadra più giovane della serie A. La quarta più giovane in Europa (media 24,6 anni). Abbiamo investito più di 200 milioni di euro per aprire un ciclo. Ad un anno di distanza il valore dell’investimento è rimasto inalterato ed il valore del mercato della rosa è il terzo della serie A. Abbiamo conquistato la fase a gironi della prossima Europa League, e due finali di Coppa Italia (Prima squadra e Primavera). Stiamo riqualificando Milanello partecipando al prossimo campionato femminile. Abbiamo aderito all’iniziativa della Figc delle squadre B e se rientreremo nella graduatoria, parteciperemo al prossimo campionato di Lega Pro con i nostri Under 21. Abbiamo subito puntato a dare maggiore efficienza alla nostra organizzazione per gestire il club in modo virtuoso.
Nonostante all’indomani del “closing” due degli sponsor principali (Audi e Adidas) abbiano risolto il loro contratto con il Milan, chiudendo il bilancio con 20 milioni di euro in più di ricavi. L’Ebdtda de Milan, inclusi i trasferimenti estivi, sarà positivo per 28 milioni e migliore dell’anno scorso di 50 mln, centrando quanto previsto nel business plan presentato alla Uefa. Abbiamo abbattuto i costi di gestione di 6 mln di euro.
Il monete salari della Prima squadra è ora già inferiore al 60% dei ricavi, proprio grazie ad investimenti mirati prevalentemente su giocatori giovani e di prospettiva.
Il nostro azionista ha fatto in un anno 88 mln di aumento di capitale (non prestiti), elevando il valore patrimoniale del club. Il Milan ha sempre rispettato le scadenze di pagamento e sta puntando concretamente a un assetto ancora più stabile e florido.
Tutti i fatti si ispirano ad un solo mantra: lavorare per il futuro del Milan, valore aggiunto del calcio mondiale.
Il Milan è pronto a pagare per gli errori commessi in passato. Abbiamo il massimo rispetto delle regole ma ci aspettiamo equità. Giudizi basati su fatti, regole uguali per tutti.

Ecco il video pubblicato sui profili ufficiali social: