Ci risiamo. Dopo l’eliminazione nella semifinale doppia con i gol di Milinkovic e Immobile, Spalletti esce nuovamente in un derby di Coppa Italia e per dirla con le parole di Agata Christie, si potrebbe dire che più indizi fanno una prova. Luciano Spalletti è allergico ai derby di Coppa Italia. E fa sorridere chi pensa che è stato sfortunato a giocarlo in questo periodo in cui l’Inter è in flessione perché lo scorso anno giocò il derby di andata nel periodo in cui era in più in forma con la Roma e perse comunque 2-0.
Poche chiacchiere, quindi. L’Inter non ha giocato all’altezza della situazione e se non segna da cinque partite è evidente che non può essere un caso. Il simbolo di questa Inter che ha perso entusiasmo è Joao Mario. Evanescente, abulico, agonizzante. Il centrocampista dell’Inter (se centrocampista di può dire) ha offerto una prestazione imbarazzante, al limite del decente.
Col senno di poi, si può affermare serenamente che i 45 milioni di euro spesi per il calciatore portoghese sono una follia. Gagliardini e Vecino non si inseriscono mai, Perisic e Candreva non pungono, Icardi è sempre più solo. Se si dovesse scegliere un quadro per rappresentare lo stato attuale dell’Inter, sarebbe senz’altro L’Urlo di Munch…
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