Milan-Dudelange, le dichiarazioni della vigilia di Gennaro Gattuso :”Domani dobbiamo vincere, con Salvini ci siamo chiariti”

Vi riportiamo alcune dichiarazioni rilasciate dal tecnico rossonero alla vigilia dell’importante sfida di San Siro, contro la formazione lussemburghese.

Il Dudelange- “Sulla carta siamo nettamente più forti di loro, ma loro sanno giocare a calcio e giocano da squadra. non dobbiamo dimenticare la fatica che abbiamo fatto a fare gol a casa loro. Cambieremo qualcosina, ma dobbiamo fare attenzione. Ci giochiamo tanto, non possiamo permetterci di non vincere. Anche per il morale, dobbiamo evitare figuracce”.

Infortuni- “Ci mancano giocatori importanti ma il gruppo si è rafforzato, il gruppo è sano. I ragazzi sono troppo bravi. Si mettono gli scarponi per scalare la montagna. Per me è qualcosa di importante, dobbiamo continuare su questa strada, dobbiamo continuare con l’entusiasmo che sto vedendo. Se Abate avesse sbagliato mi avreste detto “come si fa a metterlo come terzo”, invece con voglia ed intelligenza tattica è venuta fuori questa prestazione. Nessuna paura, si può sbagliare, ma l’atteggiamento e la voglia non è mai mancato. Partite facili non ce ne sono, ogni partita ha la sua storia, ha un suo modo di svilupparsi, di giocarla. Pensiamo a preparare partita dopo partita”.

La crescita di Bakayoko- “La colpa a volte è anche mia, quando si gioca una partita o degli spezzoni è diverso. Quando faceva una partita sì e due no le prestazioni non erano il massimo. Dopo l’infortunio di Biglia ha giocato con continuità e le prestazioni sono migliorate. In questo momento ha preso confidenza, consapevolezza dei propri mezzi, sta dimostrando di essere il giocatore importante che è stato in questi anni”.

La polemica con Salvini- “Ci siamo scambiati degli sms, tutto a posto. Lui ha i suoi problemi, io i miei. Ci siamo chiariti e non c’è nulla da dire”.

La formazione-“Qualcosa cambieremo, sicuramente giocheremo con i due attaccanti, Simic può parte dall’inizio. Con lui giocheremmo con la difesa a quattro, altrimenti con quella a tre”.

Higuain- “Ha una dote, sa di essere un giocatore forte, non è presuntuoso, ma vive lo spogliatoio divertendosi, riesce a fare gruppo, gli piace vivere lo spogliatoio. Lo ascoltano. Quando la linea non è dritta e la vede storta inizia ad innervosirsi, quando incomincia ad essere polemico e non sereno la squadra respira tutto questo. E’ una squadra giovane. Lui deve migliorare questa cosa e la squadra deve essere in grado di metterlo in condizione. Lo deve coinvolgere un po’ di più. Lui sta dando tanto. Ci ho parlato, non vuole andare via, parlo con tutti i giocatori. Si lamenta perché gli sto troppo addosso, ma se non lo faccio mi viene a chiedere di gridare ancora di più. Se gli arrivano i palloni, su 10, 8 ne butta dentro. E’ un giocatore che ci teniamo stretto, deve fare un qualcosa in più a livello di conoscenza di ogni singolo compagno che scende in campo”.