Milan, dal 3-5-2 al paradosso Suso: derby contro l’Inter decisivo per Montella?

Sarà un vero e proprio tornado quello che circonderà Vincenzo Montella nelle prossime 2 settimane. Rinnovata la fiducia della società nei suoi confronti, ora tocca al tecnico dare la scossa nel derby. Una vittoria nella stracittadina milanese allontanerebbe i fantasmi di Paulo Sosa, Mazzarri e un più distaccato Ancelotti.

Terza sconfitta nelle prime 7 partite, 12 punti in campionato e una squadra che fatica a trovare una vera identità di gioco. Questi i punti su cui dovrà concentrarsi Montella, che dopo l’ennesima sconfitta, questa volta contro la Roma, ha ricevuto un ultimatum dalla società: vittoria al derby o esonero immediato. Le uniche notizie positive, però, per i rossoneri sono relative alla prestazione della squadra nei primi 60′ di gioco. Un Milan che ha saputo tenere bene il campo e che, al contrario di quanto successo in altri match, ha corso più degli avversari.

I veri grattacapi per il tecnico rossonero sono inerenti a una manovra quasi sempre prevedibile che raramente porta a tirare verso la rete. Il 3-5-2 non sembra essere la “salvezza” dei rossoneri, a dimostrazione di ciò i tanti lanci lunghi di Bonucci a Kalinic, sintomatica motivazione di scarse idee di manovra. Da qui nasce la consapevolezza che rinunciare a Suso – 90′ in panchina nell’ultimo match per lui – non è la soluzione. Lo spagnolo ha qualità uniche in squadra e pare essere il solo in grado di dare imprevedibilità all’attacco. Il calcio non è mai stato questione di moduli, soprattutto se di base manca un’identità o una manovra definita. L’unica certezza, ad oggi, è che sia con il 4-3-3 sia con il 3-5-2 qualcosa debba essere modificato.

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