Un tecnico italiano arriva a sedersi su di una panchina straniera.

E’ quella della nazionale ungherese, con l’obiettivo di centrare la qualificazione ad Euro 2020. Infatti la squadra magiara non è presente al mondiale di Russia, è terminata terza nel proprio raggruppamento lontana dalla prime due.

Il Portogallo e la Svizzera, invece, hanno terminato il loro girone a pari punti. Per la differenza reti totale sono passati primi i lusitani, con gli elvetici che hanno disputato lo spareggio per accedere ai mondiali.

L’Ungheria, se vuole riuscire nell’impresa di qualificarsi ai prossimi europei, deve sicuramente migliorare nel rendimento contro le nazionali più forti. Impossibile sperare nel ritorno alla generazione d’oro, con Puskas prima stella assoluta. Il materiale a disposizione del nuovo tecnico Marco Rossi, non è di prima grandezza.

Ma ciò che fa ben sperare i tifosi magiari è l’esperienza del mister nel loro campionato. Questo aspetto non è da sottovalutare, visto che avrà avuto l’opportunità di osservare i giocatori più idonei alla sua idea di gioco.

Subentra all’allenatore belga Georges Leekens, chiamato per le ultime partite amichevoli della Nazionale. Il tecnico torinese deve riprendere da dove hanno terminato, ovvero la qualificazione algli Europei del 2016.

Il mister svolge il proprio lavoro qui, dal 2012, dove ha allenato il Budapest Honvéd Football Club, club che è riuscito a portare alla vittoria del campionato ungherese dopo ben 24 anni. A seguito di divergenze economiche con la società della capitale, rassegna le dimisssioni e l’anno successivo viene ingaggiato dal FK DAC 1904 Dunajská Streda. Con questo club, che milita nella Superliga slovacca, riesce a raggiungere il terzo posto con annessa qualificazione per la prossima Europa League. 

Per lui ora si appresta una nuova sfida, interessante e piena di incognite. Dovrà riuscire a portare l’Ungheria a disputare il prossimo europeo, già questo sarebbe un gran risultato per il popolo magiaro.