Quel che troppo è troppo. Deve aver pensato così Claudio Lotito, attaccato dal punto di vista personale per una presunta intercettazione telefonica in cui il presidente biancoceleste definiva “sceneggiata” la possibilità che la Lazio indossasse la maglietta di Anna Frank dopo la vergogna degli stampini antisemiti durante la partita Lazio-Cagliari.
Il presidente Lotito ritiene che il la società biancoceleste sia stata ampiamente dileggiata e danneggiata da questa vicenda e ha dato mandato ai suoi legali di avviare le procedure per accertare i reati commessi e vedere se esistano i presupposti per chiedere un risarcimento danni derivante dalla lesione della credibilità e del prestigio della società.
Secondo Lotito televisioni, giornali e trasmissioni radiofoniche hanno preso una posizione molto distante rispetto alla realtà dei fatti e hanno attribuito al presidente frasi e interpretazioni difformi da quelle avvenute. I mass media italiani hanno riportato infatti una presunta intercettazione in cui Claudio Lotito, a bordo del suo jet privato.
Oltre alle accuse oltraggiose di aver definito “sceneggiata” un doveroso riconoscimento alla comunità ebraica, Claudio Lotito è indagato per aver permesso ai tifosi biancocelesti squalificati in Curva Nord di partecipare a Lazio-Cagliari nella Curva Sud. Il presidente biancoceleste rischia grosso, perché questa “leggerezza” commessa per permettere ai tifosi squalificati di presenziare allo stadio è sfociata negli stampini antisemiti che potrebbero costare carissimo alla Lazio, che rischia anche di giocare le prossime partite a porte chiuse.
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