E’ stata una prima mattinata (italiana) davvero infuocata in NBA. Quando sembrava che bisognasse attendere ancora, ecco che come un terremoto è arrivato l’annuncio: Kawhi Leonard è un nuovo giocatore dei Los Angeles Clippers, con un contratto quadriennale a 142 milioni di dollari. Dopo settimane di voci contrastanti, che lo volevano indeciso soprattutto tra il restare ai Toronto Raptors, con i quali ha appena vinto titolo e MVP delle Finals, e andare ai Los Angeles Lakers, l’ex Spurs ha optato per la parte meno nobile della Città degli Angeli.
Ma non arriverà da solo. Come riportato da Adrian Wojnarowski, di ESPN, i Clippers si assicurano anche un’altro giocatore di prima grandezza, ovvero Paul George, che saluta gli Oklahoma City Thunder con una trade che vede percorrere la strada inversa al nostro Danilo Gallinari e al giovane Shai Gilgeous-Alexander, insieme ad un pacchetto molto nutrito di scelte al Draft, ovvero quattro prime scelte non protette, una protetta e due possibilità di scambio delle stesse.
Ma com’è stato possibile tutto ciò? Stando sempre a Wojnarowski, Leonard era propenso già da qualche giorno a scegliere i Clippers, a patto però che la franchigia del super consulente Jerry West gli affiancasse un’altra superstar. Ecco quindi che lo stesso giocatore si è mosso in prima persona, incontrando ad inizio settimana George e convincendolo a seguirlo in California (entrambi sono di Los Angeles e dintorni).
A questo punto, l’ex Pacers si è presentato alla dirigenza dei Thunder, chiedendo la cessione via trade. Il GM di OKC, Sam Presti, trovatosi senza alternative, ha imbastito all’ultimo con i Clippers l’operazione di cui sopra, dando il via libera all’addio di George in cambio del nostro Gallo e del promettente Gilgeous-Alexander, oltre che del corposo pacchetto di pick ai prossimi Draft.
Passiamo ai delusi. Oltre ai Toronto Raptors, che fino all’ultimo hanno sperato di convincere il condottiero del loro primo, storico titolo NBA a restare in Canada, i grandi sconfitti della situazione sono ovviamente i Los Angeles Lakers, dati come grandi favoriti nella corsa a Leonard fino a poche ore fa. Non è bastata dunque l’opera di convincimento messa in campo da LeBron James, Anthony Davis, Magic Johnson e Rob Pelinka; nella prossima stagione, però, assisteremo ad un derby angeleno di livello assoluto.
Detto ciò, c’è da dire che i Lakers si sono rituffati subito sul mercato dei free agent, per completare un roster che presenta ancora tanti slot vuoti. L’operazione di maggiore spicco vede la firma (biennale da 30 milioni) di Danny Green, giocatore d’esperienza anche lui Campione con i Raptors circa un mese fa. Ufficiali anche il ritorno di JaVale McGee (biennale da 8.2 milioni) e di Kentavious Caldwell-Pope (biennale da 16 milioni), già ai Lakers nella passata stagione.
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