Legia Varsavia colabrodo della Champions League. E mancano ancora 180 minuti

Segnare al Legia Varsavia, in Champions League, sembra davvero essere tutt’altro che un’impresa. La squadra polacca, dopo le prime quattro partite del girone, ha subito la bellezza di sedici reti, esattamente quattro di media a incontro. Sul poco invidiabile bottino pesano soprattutto il 6-0 patito all’esordio contro il Borussia Dortmund e il 5-1 con cui il Real Madrid si impose al Bernabeu lo scorso 18 ottobre.

Legia Warszawa fans cheer before their team's Europa League group D soccer match against Napoli in Warsaw, Poland October 1, 2015.   REUTERS/Kacper Pempel
Legia Warszawa fans cheer before their team’s Europa League group D soccer match against Napoli in Warsaw, Poland October 1, 2015. REUTERS/Kacper Pempel

Le Merengues ne hanno rifilati altri tre nell’ultimo turno, ma ne hanno incassati altrettanti, non riuscendo clamorosamente a ottenere i tre punti per quella che sulla carta doveva essere la trasferta più agevole del raggruppamento. Un inaspettato pari che ha improvvisamente fatto aumentare le chance del Legia in ottica terzo posto e conseguente “paracadute” in Europa League.

A farne le spese, in tal caso, sarebbe lo Sporting Lisbona, con soli tre punti all’attivo e vittorioso tra le mura amiche contro il soldalizio di Varsavia per 2-0. Nella prossima giornata i portoghesi ospiteranno il Real, mentre i polacchi andranno a Dortmund. E, con ogni probabilità, si giocheranno la seconda competizione continentale negli ultimi 90 minuti al “Wojska Polskiego”. Nonostante la retroguardia della cenerentola del gruppo F sia già definibile come un autentico colabrodo.

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