Quella che si giocherà tra poche ore sarà la nona giornata di campionato, nonché la nona partita della Lazio senza Candreva. Leader vero, sia fuori che dentro al campo, trascinatore e uomo di esperienza. Arrivato nel 2012 dopo la parentesi a Cesena, è stato per diverse sessioni di mercato al centro delle attenzioni delle big, rimanendo fedele però al progetto Lazio. Almeno sino alla scorsa estate, quando presumibilmente qualcosa si è rotta.
Non è un mistero che dalle dichiarazioni di lealtà nei confronti dei biancocelesti non fu mai più lo stesso calciatore, diventando moscio e perdendo molto a livello psicologico. Ecco allora che diventa un’esigenza cambiare, quando non si può più ricucire. Ed ecco dunque che arriva l’Inter, e la Lazio fa cassa.
Inizialmente si punta al grande nome, ma viste le difficoltà del mercato ci si accontenta di Leitner, Luis Alberto e della promozione in prima squadra del giovane Lombardi, che Inzaghi conosce bene e a cui sta concedendo un buon minutaggio. Le 8 giornate di campionato andate in scena fino ad ora ci hanno raccontato che la verità sta dunque nel fatto che non c’è un vero sostituto di Candreva e che per sopperire all’assenza di un vero precursore di fascia, Inzaghi ha dovuto arrangiarsi e lavorare duro, facendo dell’imprevedibilità la sua arma migliore, attaccando senza dare punti di riferimento e basandosi sulle rotazioni, alle spalle di Immobile, di Milinkovic, Keita, F.Anderson, Lulic, e Leitner, Luis Alberto e Lombardi quando vengono chiamati dalla panchina.
I risultati fino ad ora sono più che buoni, visto il bottino di punti racimolato sino ad ora, ma alla lunga, in un campionato così difficile e duro, basterà questo per non far rimpiangere una garanzia come Candreva?
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