Il Football Benchmark è un modello creato dalla società finanziaria svizzera KPMG che fornisce stime del valore dei calciatori attraverso l’utilizzo di complessi algoritmi. Per entrare all’interno dell’analisi, i calciatori analizzati dalla KPMG devono aver giocato almeno 450 minuti in campionato nelle ultime due stagioni (2016/17 e 2017/18); i campionati presi i considerazione sono 11: Serie A, Premier League, Bundes Liga, Ligue 1, Liga spagnola, Eredivise, Liga Pro belga, Primeira Liga portoghese, Super Lig turco, Serie A brasiliana e Primera Divisiòn argentina.
La prima cosa da tenere a mente quando si legge la classifica stilata dalla KPMG è una: il seguente benchmark non vuole dirci chi è il giocatore più forte, bensì quale sia il giocatore che vale economicamente di più. Il Football Benchmark non è un algoritmo che guarda ai meri risultati sportivi, ma cerca di andare oltre. Si tratta di un vero e proprio strumento finanziario stilato da un’azienda che lavora nell’ambito dell’economia e non del calcio. Non a caso, come vedremo, il nome di Cristiano Ronaldo non compare nemmeno in Top 10, cosa del tutto irrealistica se ci si dovesse basare sulle sole capacità sportive, dove CR7 non è probabilmente secondo a nessuno.
Procediamo progressivamente: quali sono i pesi (ossia le variabili indipendenti) che vengono inserite nel calcolo della KPMG? Gli algoritmi proprietari fondano le loro basi su uno studio delle transazioni di calciatori svolte negli ultimi 6 anni. Dopo aver esaminato migliaia di trasferimenti, il team di Benchmark calcistico ha stilato quella che in statistica viene chiamata “curva di regressione“. Si tratta di un modello che fornisce un risultato, il quale a sua volta è influenzato da variabili più o meno importanti. L’incidenza di ciascuna variabile sul risultato finale è indicata da un peso (ossia un valore numerico) a loro attribuito.
Le variabili prese in considerazione sono molteplici: età, ruolo, squadra, convocazioni in nazionale, ammonizioni ed espulsioni, gol segnati, tiri, assist, tackle tentati e vinti. Sul valore del giocatore incidono anche i risultati ottenuti dalle squadre (di club e nazionali) in cui essi militano. Si tiene conto, inoltre, di quanto i giocatori siano importanti all’interno dell’economia del match e di quanto il campionato in cui i calciatori giochino sia competitivo (per fare un esempio: giocare in Premier League avrà un peso maggiore rispetto al giocare nel campionato turco). Al fine del calcolo vengono considerate anche altre variabili più squisitamente economiche, come l’impatto mediatico del giocatore, il potenziale commerciale e la sua situazione contrattuale del giocatore con il club attuale.
La Top 10 che si presenta al termine del calcolo è questa:
1° NEYMAR (PSG) – 229.1 MLN
2° MBAPPÈ (PSG) – 215 MLN
3° MESSI (BAR) – 203.3 MLN
4° SALAH (LIV) – 168.3 MLN
5 °KANE (TOT) – 151.1 MLN
6° HAZARD (CHE) – 148.2 MLN
7° DE BRUYNE (MCI) – 129.4 MLN
8° GRIEZMANN (ATL) – 125.6 MLN
9° POGBA (MUD) – 119.3 MLN
10° COUTINHO (BAR) – 118.2 MLN
Nessun italiano all’interno dei primi dieci posti, dunque. Cristiano Ronaldo è soltanto dodicesimo, valutato 107.3 milioni, seguito a ruota da Dybala, diciassettesimo, valutato 95 milioni. Al diciannovesimo posto troviamo Icardi (90 milioni) e al quarantesimo posto Pjanic, valutato 69.3 milioni.
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