Juventus-Milan 3-1: bianconeri pieni di risorse, i rossoneri ci provano ma crollano in difesa

Quante volte si dice che in una partita succede praticamente di tutto.

La citazione è quanto mai adatta a questa Juventus-Milan: in una sola notte i bianconeri perdono l’imbattibilità dopo 959’ vedendo così sfumare il possibile incremento del record che proprio alla Juve appartiene, e per lo più ad opera del grande ex di turno, ma al contempo ritrovano il vantaggio di 4 punti sul Napoli che avevano dilapidato nel pari senza gol contro la Spal-causa pareggio 1-1 dei partenopei in casa del Sassuolo; dal canto loro i rossoneri ritrovano la sconfitta che mancava in campionato dallo scorso 23 Dicembre 2017 – 0-2 casalingo contro l’Atalanta.

Fonte profilo “Twitter” ufficiale della Juventus FC

Nell’idea di Max Allegri e del suo 4-2-3-1, la Juve doveva cominciare all’arrembaggio, aggredendo fin da subito, ebbene previsione rispettata: pressing alto ad asfissiare i portatori di palla rossoneri che produce 2 azioni fotocopia nel giro dei primi 8 minuti, prima con Miralem Pjanic che sfrutta un errore in disimpegno di Jack Bonaventura per toccare in direzione di Paulo Dybala il quale a sua volta serve Gonzalo Higuaìn che dal limite dell’area gira un gran destro che impegna severamente Gigio Donnarumma, e poi l’azione che porta al gol che sblocca il risultato, con Khedira-grande partita, 2 assist e un gol, ci arriveremo-che serve la Joya che con un gran sinistro velenoso da fuori non lascia scampo all’estremo difensore rossonero, 18° gol in campionato e 22° in stagione per l’argentino, che sfoga così anche la rabbia per la recente mancata convocazione in Nazionale.

Il Milan di Rino Gattuso non ci sta e reagisce, provando a sfruttare gli spazi lasciati dai bianconeri sbilanciati, con Suso che risponde subito prodigandosi in una delle sue classiche azioni di defilamento sulla destra e rientro con il suo sinistro magico-uno dei pericoli annunziati per i bianconeri- ma Gigi Buffon disinnesca senza troppi problemi.

Un altro che rispetta le previsioni è Hakan Calhanoglu, il cui lavoro di spinta propulsiva è notevole, e la cui intesa con André Silva quasi perfetta: dal loro dialogo nascono due nitide palle gol, con il turco a impostare e il portoghese a finalizzare, ma sempre infruttuosamente, per fortuna dei bianconeri.

Ma la reazione non tarda ad arrivare, quanto accade al 29’ è qualcosa di romantico, che è già marchiato a fuoco nella storia delle sfide Juve-Milan: il grande ex Leonardo Bonucci rispetta a sua volta le previsioni, questa volta formulate non da chissà quale opinionista, ma da lui stesso-“Juve, ti faccio sudare”, dichiarazione in prima pagina del numero di Martedì 27 Marzo del “Corriere dello sport stadio” –il capitano rossonero sfrutta il perfetto cross da corner sempre del solito Calhanoglu-ottima prestazione- per infilare un colpo di testa da centravanti puro più che da centrale difensivo qual è, sbucando in mezzo a Giorgio Chiellini e Andrea Barzagli e trafiggendo imparabilmente Buffon, 3 amici ed ex compagni beffati in un sol colpo, quanto sa essere romantico il calcio…

Il pareggio galvanizza i rossoneri che rimangono compatti e iniziano la ripresa come avevano concluso la prima frazione, all’arrembaggio, azzerando quasi del tutto i 25 punti di differenza in classifica, almeno per un po’. Il gran destro da fuori del solito Calhanoglu meriterebbe sorte migliore, invece fa solo tremare la traversa a Buffon battutissimo, ma poi lo stesso estremo difensore bianconero rimedia in angolo sulla ribattuta di Suso.

I rossoneri continuano a provarci, ma soprattutto da fuori e infruttuosamente. La loro solidità inizia a venir meno intorno alla mezz’ora della ripresa, allorquando la Juve, come un buon pugile che sa incassare i colpi, riprende a restituirli, i colpi, con una verticalizzazione perfetta per Higuaìn su cui è però prodigioso Donnarumma.

La controreazione dei bianconeri è davvero grande e il Milan inizia a disunirsi, così per la Juve diventa tutto tremendamente facile, con Douglas Costa, risparmiato dal 1’ da Allegri ma inserito da inizio ripresa al posto di Stephan Lichtsteiner ad aumentare ovviamente la spinta offensiva, sarà uno dei cambi azzeccati da parte dell’ex tecnico rossonero, l’altro è quello del redivivo Juan Cuadrado, che si rivede sul campo dopo 3 mesi di assenza, entrato all’ora di gioco al posto di Blaise Matuidi, e che si rivela subito decisivo, siglando, manco 20 minuti dopo l’ingresso sul terreno di gioco, il gol che riporta i bianconeri in vantaggio-commuovendosi dopo la marcatura, buttatosi alle spalle mesi di supplizio-, tutto troppo facile per il colombiano, letteralmente ignorato dalla retroguardia rossonera, e imbeccato perfettamente da Sami Khedira, altro elemento chiave in questo successo, dopo questo secondo assist metterà anche il suo timbro personale con il gol definitivo-il suo 7° stagionale, nuovo record personale per il centrocampista-a capitalizzare un’altra splendida azione dei bianconeri, con ancora il solito Douglas Costa che sulla fascia destra riesce a districarsi dall’asfissiante pressing di Bonucci e Suso imbeccando in area Dybala che a sua volta si defila quel tanto che basta da poter servire il tedesco che di destro non fallisce.

Si chiude quindi di nuovo a favore dei bianconeri il secondo round di una sfida che vedrà il suo 3° e ultimo capitolo stagionale Mercoledì 9 Maggio, nella Finale di Coppa Italia.

Per intanto i bianconeri possono concentrare tutte le loro forze ed energie fisiche e mentali sul big match dell’andata dei quarti di finale di Champions League in cui ospiteranno Martedì 3 Aprile il Real Madrid, che ormai tagliato fuori dalla volata scudetto e anche dalla Coppa del Re sta concentrandosi a sua volta completamente sulla Coppa dalle grandi orecchie-si pensi che per preparare al meglio la grande sfida contro la Juve sua ex squadra, il tecnico dei madrileni Zinedine Zidane ha tenuto a riposo i big per la trasferta di campionato in casa del Las Palmas, con Cristiano Ronaldo addirittura neppure convocato e con Capitan Sergio Ramos e Isco non impiegati perché acciaccati e con anche Marcelo e Luka Modric preservati per essere al top contro i bianconeri, e con tutto ciò le Merengues han comunque vinto per 0-3, addirittura con 2 penalty, realizzati da Gareth Bale -autore di una doppietta- e da Karim Benzema.

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