Vincere aiuta vincere e la Juventus di Massimiliano Allegri non soffre la partita post Champions League ed annienta il Genoa con una brillante performance che non lascia spazio a repliche. I bianconeri, tornano alla difesa a tre ma non rischiano nulla e vendicano la sorprendente sconfitta subita all’andata al Marassi avvicinandosi ulteriormente alla conquista dello scudetto.
La Juventus scesa in campo ieri sera allo Stadium, è una delle migliori versioni viste nell’ultima stagione, una squadra sana e straripante fisicamente e spinta dall’entusiasmo degli ottimi risultati fino a qui raggiunti.
Una squadra che sa perfettamente quando offendere e quando rientrare, a testa bassa, per difendere, una squadra consapevole dei propri limiti e convinta delle proprie armi che interpreta correttamente tutti i diversi momenti all’interno di una gara.
Uomo copertina nella scorsa serata è stato senza dubbio Mario Mandzukic, per il quale è difficile trovare ancora altre belle parole da spendere.
Il croato è protagonista di una nuova splendida ed instancabile performance a tutto campo che lo riporta anche tra i marcatori, riuscendo a trovare il primo gol in campionato dall’8 febbraio quando sbloccò l’insidiosa gara di Crotone.
Incantevole anche la prestazione del gioiello della squadra bianconera, Paulo Dybala che illumina i suoi con le sue giocate e delizia gli occhi di tutti gli spettatori, così come la “garra” e la grinta di un altro guerriero, Leonardo Bonucci, insuperabile in difesa e dirompente nell’azione personale che lo porta al gol con un notevole tiro da fuori con cui realizza il 4-0 finale.
Poco da dire per la squadra di Ivan Juric che esce malmenata dallo Stadium senza mai riuscire a rendersi realmente pericolosa.
Il Genoa dovrà subito rialzarsi e ritrovare il morale giusto per affrontare queste ultime 5 partite, sollecitata in fondo alla classifica, dalle positive prestazioni di Empoli e Crotone che si stanno rifacendo sotto.
TABELLINO
Juventus (3-4-1-2): Neto; Barzagli,Bonucci,Chiellini; Lichtsteiner, Khedira (69′ Rincon), Marchisio (86′ Mandragora),Asamoah; Dybala; Mandzukic (82′ Sturaro), Higuain. A disposizione: Audero, Del Favero, Chiellini, Alex Sandro,Mattiello, Dani Alves, Rugani, Cuadrado, Lemina. Allenatore: Massimiliano Allegri.
Genoa (3-4-3): Lamanna; Munoz, Burdisso (67′ Biraschi), Gentiletti; Lazovic (87′ Hiljemark), Veloso, Cataldi, Laxalt (48′ Beghetto);Ntcham, Simeone, Palladino. A disposizione: Zima, Faccioli, Orban, Brivio, Cofie, Ninkovic, Panedv, Pellegri. Allenatore: Ivan Juric.
Arbitro: Gianpaolo Calvarese.
Ammoniti: 34′ Burdisso (G)
Marcatori: 17′ Munoz (A)(G), 18′ Dybala, 41′ Mandzukic, 64′ Bonucci (J).
MIGLIORI
Mandzukic 7,5: prestazione perfetta, dirompente dal punto di vista fisico, instancabile nella corsa e propositivo in fase offensiva, trova anche il gol che mancava da quasi 3 mesi. Giocatore indispensabile e da ammirare, campione che ha già vinto tanto ma che continua a trovare quella fame di vittorie che rende ancora più grandi.
Dybala e Bonucci 7; il talento dell’argentino è luccicante e cristallino e lascia a bocca aperta anche nelle giornate meno positive, ma ieri sera la “joya” è davvero indomabile e fa terribilmente disperare la retroguardia rossoblù. Il gol è bellissimo e la sua crescita è esponenziale, un talento sbocciato pronto a diventare tra i più ambiti d’Europa. Il senatore azzurro gioca un’altra ineccepibile partita, fermando, con puntualità ed efficacia forse l’unica azione offensiva del Genoa. Nella ripresa trova anche il gol, con una cavalcata personale sbaragliando il centrocampo della squadra di Juric e sorprendendo Lamanna con una splendida e potente conclusione da fuori area.
PEGGIORI
Cataldi e Simeone 5,5: il centrocampo del Genoa non regge per nulla al pesante urto fisico della Juventus che arriva con estrema facilità nell’area avversaria. L’ex Lazio è costantemente in difficoltà e non riesce mai a contenere la spinta offensiva bianconera. Simeone, eroe del match dell’andata e giocatore più brillante ed imprevedibile dei suoi, si propone poco e non riesce mai a rendersi pericoloso sotto porta deludendo le aspettative.
Munoz, Burdisso, Gentiletti 5: se la squadra subisce 4 gol (più due pali e una rete annullata per un fallo sospetto in area) vuol dire che qualcosa nella retroguardia non ha funzionato. La linea difensiva di Juric fatica a reggere il confronto con la varietà dell’attacco juventino fatto di velocità ed imprevedibilità ma anche di potenza e fisicità, e si rende protagonista in negativo della serata di Torino.
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