Vittoria più faticosa di quanto non dica il risultato.
Non che la Juventus non abbia dominato, ma abbattere il muro del Crotone è stato meno facile di quel che potrebbe sembrare, tanto è vero che ha resistito per quasi un’ora, vuoi per la difesa a oltranza dei pitagorici, vuoi per l’imprecisione degli interpreti bianconeri.
Imprecisione ancora una volta dei centrocampisti, ancora una volta grande risorsa per l’undici di Allegri, con in particolare il tandem Douglas Costa-Matuidi-che il tecnico bianconero non risparmia al turnover attuato contro i calabresi in vista degli importanti impegni nel prossimo immediato futuro-che continuano entrambi a ben figurare, con il brasiliano che, dopo un inizio in sordina di questa sua avventura italiana, sembra aver trovato la sua verve da grande dribblomane, nel primo tempo costruisce e inventa almeno 2 occasioni per il francese, che però non trova mai il bersaglio.
Sempre nella prima frazione di gioco un altro tandem, quello formato da Barzagli e Mandzukic, fa le prove generali per il gol che aprirà le marcature, con il difensore a imbeccare perfettamente l’attaccante che di testa manda a lato di poco, prima di trovare, al 51’, l’angolino alla sinistra del generoso Cordaz. Funziona bene il croato nel ruolo di vice-Higuaìn al centro dell’attacco nel turnover ‘allegriano’-neanche un minuto in campo per il Pipita – il tecnico bianconero concede invece a un altro dei titolarissimi, Miralem Pjanic, la passerella per la 200esima presenza in Serie A in carriera, che il bosniaco, entrato nella ripresa, celebra servendo l’assist per il comodo 3-0 al marocchino Benatia, non prima dell’esordio al gol in bianconero ma anche in Serie A per De Sciglio, che sfrutta un pallone vagante scagliando in rete un potente destro dai 20 metri. Davvero non male come primo gol, festeggiato da tutti i compagni-perfino Buffon si fa tutto il campo per andare ad abbracciare il compagno, in foto il dettaglio.
2 gol su 3 segnati da difensori è ulteriore indice della scarsità di sbocchi offensivi per i bianconeri in questo match.
Un altro esordio da segnalare è quello, finalmente, del tedesco Howedes, che mette lo zampino nell’azione del primo gol-servendo Barzagli sulla destra-e si becca un comitato di benvenuto mica da ridere in questo suo debutto assoluto nel calcio italiano, rimediando una gomitata sul naso da Budimir che lo mette momentaneamente ko.
Ancora da tener d’occhio Dybala, sempre volenteroso e propositivo ma ancora parso non del tutto uscito dal suo torpore.
I bianconeri sono ora attesi da una 9 giorni da brividi, in cui si giocano una importante fetta di stagione, con le due sfide contro le teste di serie di campionato Napoli e Inter-le uniche due squadre ancora imbattute nel torneo- inframezzate dalla sfida valida per il 6° e ultimo turno di Champions League in casa dell’Olympiakos, nell’ordine: Venerdì 1° Dicembre il big match del “San Paolo” contro i campani di Sarri, Martedì 5 Dicembre la trasferta in Grecia- dove i bianconeri potrebbero addirittura permettersi il lusso di perdere, nel caso di non vittoria dello Sporting Lisbona in casa del Barcelona- e infine Sabato 9 Dicembre l’altra grande sfida di campionato allo Stadium contro i nerazzurri di Luciano Spalletti che fino a questo momento ha fatto faville, facendo sognare i suoi tifosi.
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