Ospite a Sky Calcio Club nel post derby, il ct della nazionale italiana ha focalizzato l’attenzione su due argomenti portanti della sua nuova avventura azzurra: gli attaccanti e il progetto. 

Di attaccanti che hanno fatto bene nei propri club e meno nella nazionale italiana la storia ne è piena, ma ciò non scoraggia Mancini. Il nuovo allenatore dell’Italia, intervenuto a Sky dopo il derby, ha infatti voluto analizzare al dettaglio la situazione riguardante i suoi uomini d’attacco. “Di attaccanti da mandare in campo ne ho tanti, ma nessuno che mi da certezza come Icardi la dà all’Inter. Immobile è da un po’ che non segna in azzurro, ma se non avessi fiducia in lui non lo convocherei. Lo stesso vale per Belotti. Sono calciatori che se fanno gol con i rispettivi club saranno in lista nazionale senza alcun dubbio. Stesso discorso anche per Balotelli, il quale ha già avuto possibilità di stare con noi e ne avrà altre. L’unica richiesta, imprescindibile, è dettata dal suo status fisico. Se non sta bene non può essere convocato”. 

Cambia, invece, il parere del tecnico nell’analisi legata a Insigne, Bernardeschi e Chiesa uomini d’attacco ma che nelle loro caratteristiche non hanno il gol come priorità. Secondo Mancini, tra i tre, quelli che hanno più senso della rete sono l’esterno del Napoli e della Juventus, meno invece il 10 della Fiorentina. “Chiesa è ancora molto giovane, non ha l’istinto del gol dei primi due ma ha il tempo per migliorare.” 

Immancabile, infine, una parentesi su quello che è il progetto della Nazionale: “Il nostro obbiettivo è quello di essere sempre propositivi, sia in casa che fuori. Quello che ci deve rimanere match dopo match è la prestazione. Non a caso quello che salta subito agli occhi nell’ultima partita contro la Polonia non è il risultato bensì le occasioni create. L’eliminazione dal Mondiale è stata una batosta per tutti i calciatori. Qui tra l’altro il calcio è sentissimo. La tranquillità la potremo riottenere giocando bene e divertendo. Questi sono i fattori che possono poi riportare armonia al gruppo per ripartire.”