Diversi i temi trattati dal neo CT, ad interim, della nazionale italiana nell’odierna conferenza stampa in preparazione alle amichevoli di lusso contro Argentina e Inghilterra. Di Biagio, accompagnato in sala conferenze dal vice commissario Figc, Billy Costacurta, ha parlato oltre che delle gare da giocare, fondamentali per il futuro del tecnico stesso e dell’Italia, anche di Buffon, delle convocazioni fatte e la vicenda Astori.
“In queste due gare mi gioco il futuro da allenatore, è innegabile, eppure non è la mia priorità”. Così ha esordito Gigi Di biagio in conferenza stampa quest’oggi. Il tecnico azzurro ha infatti sottolineato come le due amichevoli di lusso debbano essere viste soltanto come rilancio del calcio italiano, non come scelta o meno dell’allenatore. Per poter fare questo il coach azzurro ha voluto puntare sui giovani, due in particolare: Cutrone e Chiesa. Il primo, secondo il parere del tecnico, un vero e proprio rapace d’aria simile a Belotti. Il secondo un calciatore più affermato, ma che comunque ha il dovere di continuare a dimostrare quanto di buono fatto con il suo club.
Tra le tante nuove convocazioni e i ritorni, fa un po’ discutere l’assenza di Balotelli, giustificata così dal tecnico: “Ho fatto questa scelta pensando al momento che vive la nazionale italiana e ho ritenuto giusto privarmi di Mario per le prossime amichevoli. Ciò non toglie che per lui nulla sia precluso, al contrario è in continua osservazione. Nessun episodio fuori dal campo ha compromesso la mia decisione.” È tornato, invece, Gigi Buffon nelle vesti di capitano e trascinatore di questa nazionale, dopo l’addio annunciato contro la Svezia. “Gigi giocherà ed è qui per questo. Certamente è un uomo di coesione per tutto il gruppo, un punto di riferimento, ma non soltanto questo. Buffon è un vero e proprio monumento della nostra nazionale e va sfruttato finché ne ha. Quando poi non se la sentirà più al suo posto abbiamo due egregi giovani portieri come Donnarumma e Perin pronti a dire la loro.”
Ultimo, ma non per importanza l’argomento relativo al primo ritiro senza Astori. “Non ho mai avuto la possibilità di conoscere Davide fino in fondo. L’ho visto nei raduni con gli altri CT, ciò mi è bastato per capire che persona fosse. Fa strano per tutti essere qui, quest’oggi, senza di lui, ma dovremmo essere bravi a normalizzare il tutto.”
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