I campionati più importanti europei hanno subito grossi scossoni in classifica nello scorso week-end, adesso arriva un fine settimana ricco di big match e di partite interessanti dal punto di vista tattico. A partire già da venerdì, con una partita che è tornata finalmente d’alta quota come Inter-Roma.
Venerdì 6 dicembre, ore 20,45 – Inter-Roma
Con Lautaro al suo fianco, Lukaku é libero dai vincoli del centravanti. Può ricevere palla fuori dall’area con tanto spazio alle spalle, sfruttando fisicità e progressione per attaccare la porta senza dover forzare la giocata nello stretto. pic.twitter.com/bt4yJixHHL
— CalcioDatato (@CalcioDatato) December 3, 2019
Appena riguadagnata la vetta della classifica grazie all’inaspettato pareggio casalingo della Juventus contro il Sassuolo, l’Inter riceve una delle squadre più interessanti del campionato, la Roma di Fonseca. Il portoghese ha superato in pieno il periodo di crisi da infortuni, dando solidità e fluidità alla sua squadra, anzi dimostrando, nel momento più difficile, di trovare più frecce per il suo arco.
L’Inter sembra la squadra peggiore da affrontare al momento per i giallorossi. Innanzitutto perché 2 delle 3 sconfitte stagionali avvenute per la Roma, sono arrivate contro squadre che giocavano con una difesa a 3 o a 5 (Atalanta e Borussia ‘Gladbach), probabilmente per il vantaggio che hanno nel poter aggredire nel miglior dei modi i mezzi spazi ben occupati dai trequartisti giallorossi, e secondariamente perché, strategicamente, Lautaro e Lukaku sembrano proprio i due attaccanti che possono mettere in difficoltà la retroguardia giallorossa, comunque la meno battuta delle ultime giornate, ma andata in difficoltà diverse volte a Verona, domenica sera.
Inter-Roma sarà già un banco di prova importante per Conte, che nelle 4 sfide casalinghe giocate in carriera contro i giallorossi non ha mai perso. Il tecnico pugliese dovrà affrontare l’emergenza a centrocampo, e valutare bene come fermare la doppia insidia sulla destra, formata da Pellegrini e Zaniolo.
Qui una delle tante combinazioni fra #Zaniolo e #Pellegrini sul centro destra. Martella ha sofferto troppo questa situazione, e spesso i due giallorossi avrebbero potuto fare ancora più male ai bresciani (qui ad esempio Zaniolo sbaglia a non suggerire in profondità). pic.twitter.com/erIQkAMiFA
— Benedetto Greco (@grecben) November 24, 2019
Sabato 7 dicembre, ore 15,30 – Borussia Monchengladbach – Bayern Monaco
La classifica di Bundesliga questa stagione è veramente assurda. La Monarchia bavarese sembra essere arrivata quantomeno ad una crisi, e ci sono ben 8 squadre in 7 punti, a giocarsi praticamente tutti i posti europei, compreso il titolo di campione di Germania. Al momento è in vantaggio a sorpresa il Gladbach di Rose, che abbiamo tutti visto in azione in Europa League contro la Roma. Una squadra che ha grandi talenti offensivi (a partire da Thuram, figlio d’arte) ma anche un’organizzazione di squadra che le ha permesso finora di vincere più gare di tutti in Germania.
Adesso arriva la prova del 9 per i bianconeri, che riceveranno il Bayern Monaco, probabilmente nel turning point della propria storia recente. Dopo gli addii pesanti di Robben e Ribery, il fragile regno di Kovac si è squagliato come neve al sole a Francoforte, poco più di un mese fa.
Con una classifica così pazza, non si può dire che perdendo anche a Gladbach, il Bayern rischierebbe di non vincere il titolo, ma di certo perderebbe un treno importante per riagganciarsi ai posti più alti della classifica, dopo la brutta sconfitta casalinga contro il Bayer Leverkusen.
Sabato 7 dicembre, ore 18,30 – Manchester City – Manchester United
Il derby di Manchester ha sempre il suo fascino, nonostante lo United continui a crogiolarsi nella mediocrità degli ultimi anni, e il City sia stranamente lontano 11 punti dalla vetta (tanto che ormai qualcuno si chiede se veramente Guardiola si è arreso o no), ormai occupata dal Liverpool. Da qualche anno la supremazia dei Citizens è evidente anche nella stracittadina, e i problemi strutturali della squadra di Solskjaer (impelagata in una strana lotta per il quinto posto) sembrano veramente l’ideale per valorizzare tutta la forza offensiva della squadra di Guardiola.
? “Mendy was aggressively pressed by right wing-back Manquillo. This allowed Sterling to drift across, dragging Fernández away. Gabriel Jesus then pinned Clark in the middle, leaving space between Clark and Fernández for David Silva.”#NEWMCI | https://t.co/6XO6yZrSuA pic.twitter.com/BT45dWHFs6
— The Coaches’ Voice (@CoachesVoice) December 3, 2019
Solskjaer ha due chance, per provare a risolvere il grosso dilemma di come difendere contro la squadra del catalano: continuare sulla via del 4-2-3-1, schermando ulteriormente le ricezioni centrali con McTominay e Fred, dando ancora più responsabilità a Rashford e James sulle fasce per lavorare sui raddoppi, oppure scendere in campo con una difesa a 5 e puntare tutto sulle transizioni e la velocità di Rashford, Greenwood e Lingaard.
Sabato 7 dicembre, ore 20,45 – Lazio – Juventus
Se c’è una squadra che in Italia ha messo più volte in difficoltà tatticamente la Juventus negli scontri diretti, questa è la Lazio di Simone Inzaghi, che è anche la squadra che ha vinto di più (dopo la Juve, ovviamente) in queste stagioni di dominio bianconero. Questa volta però Simone Inzaghi si troverà di fronte la sua bestia nera, quel Maurizio Sarri che, quando allenava il Napoli, non ha mai battuto.
Lazio-Juventus seguirà Inter-Roma, in questa doppia sfida ai vertici del campionato, e sarà una prova del nove per i bianconeri, dopo le tante perplessità che ha suscitato il pareggio contro il Sassuolo, soprattutto a livello difensivo. Il fatto che i bianconeri debbano affrontare un Ciro Immobile decisamente on-fire potrebbe creare qualche grattacapo a Sarri, nella sua continua ricerca di un undici ideale per affrontare le partite più importanti.
Dalle ricezioni di Luis Alberto alle spalle delle linee di pressione della Juventus, sul centro destra, probabilmente dipenderanno molti dei destini della partita. La Lazio sembra pronta a fare il colpaccio, ma non dovrà mai fidarsi di una Juventus che ha ormai nel proprio DNA la capacità di risorgere proprio nei momento più complicati.
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