“L’immobile denominato Stadio Giuseppe Meazza (San Siro) non presenta interesse culturale ai sensi degli articoli 10, 12 3 13 del Codice e come tale è escluso dalle disposizioni di tutela di cui alla Parte Seconda del Codice per il seguente motivo: trattasi, allo stato attuale, di manufatto architettonico in cui le persistenze dello stadio originario del 1925-’26 e dell’ampliamento del 1937-’39 risultano del tutto residuali rispetto ai successivi interventi di adeguamento e ampliamento realizzati nella seconda metà del Novecento e pertanto non sottoposti alle disposizioni di cui agli articoli 10, comma 1, e 12, comma 1, del Codice perchè non risalenti ad oltre settanta anni”.
Così il ministero dei Beni culturali, attraverso la commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia, ha sentenziato nei confronti del Comune di Milano, il quale lo scorso 13 novembre ha chiesto di verificare se sullo stadio cittadino fosse presente un interesse culturale, che non avrebbe successivamente permesso l’abbattimento dello stadio come richiesto da Inter e Milan.
Da poche ore, però, il via tanto atteso è finalmente arrivato. Inter e Milan, ora più che mai sono vicine ad un accordo con l’amministrazione comunale per quel che concerne la creazione di un nuovo stadio ultramoderno. Questo anche grazie all’idea dei club di non abbattere tutto il Meazza, ma salvaguardare una parte di questo, con l’obbiettivo di farlo diventare un parco pubblico.
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