La vittoria di Benevento, pur non entusiasmante per la prova fornita dall’Inter, potrebbe aver fornito interessanti spunti di riflessione a Luciano Spalletti.
L’ex tecnico della Roma è da tempo alle prese con il problema del trequartista: sacrificato Banega a inizio stagione e dopo il mancato arrivo di Nainggolan, pupillo dell’allenatore toscano, la scelta della società è stata quella di dare fiducia a Joao Mario, confermandolo dopo una stagione tutt’altro che esaltante ed, anzi, affidandogli la prestigiosa maglia numero 10.
Il portoghese, autore di un ottimo precampionato, non ha fornito le risposte sperate: troppo lento, troppo statico, troppo prevedibile. Joao Mario sembra in ritardo di condizione e ha perso posizioni nelle gerarchie di Spalletti.
Scartata l’ipotesi Borja Valero trequartista, dato che lo spagnolo è nei fatti diventato il regista basso dei neroazzurri, Spalletti ha rispolverato la carta Brozovic: il croato partiva molto indietro rispetto agli altri centrocampisti e sembrava vicinissimo all’addio in estate.
Le qualità di Brozovic non sono mai state messe in discussione, ma a pesare sulla sua valutazione è spesso un atteggiamento in campo indolente che ha molto irritato anche i tifosi dell’Inter più pazienti, stanchi degli alti e bassi del croato.
Brozovic ha dimostrato ieri di essere, quando in giornata, un centrocampista di valore assoluto: la doppietta con il Benevento ha certificato tutte le sue qualità tecniche e di inserimento. Se Spalletti riuscisse a dargli quella continuità che in carriera gli è mancata forse l’Inter avrebbe trovato in casa la soluzione ai suoi problemi sulla trequarti campo.
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