Così non va. Dodicesimo pareggio in campionato ed ennesima occasione sprecata per staccare Lazio e Roma. Da interista, non posso non affermare che l’Inter non merita di partecipare alla Champions League.
Troppi i punti persi durante l’anno, troppe le partite in cui si doveva vincere e non si è vinto. I conti si fanno alla fine e il punto con l’Atalanta non è altro che un brodino che tiene viva una fiammella.
Icardi imbarazzante, Perisic prima stoppato da Berisha poi deleterio in un contropiede che poteva essere decisivo per passare in vantaggio. In mezzo tanti miracoli di Handanovic e un gol, quello divorato da Gomez, che forse avrebbe dato il via alla goleada dell’Atalanta.
Il gioco dell’Inter è prevedibile, manca qualità, non c’è mai una pressione costante che porti l’avversario a sbagliare. Una grande confusione insomma gestita con sapiente disorganizzazione da Spalletti, che partita dopo partita dimostra di non avere la situazione sotto controllo.
Le sue scelte di ieri sera sono tutte ampiamente discutibili. Perché mettere Cancelo a centrocampo e inserire Santon in difesa? Perché non inserire Karamoh prima del 88′? Perché insistere con quel modulo inconcludente in cui Icardi rimane vittima dei difensori?
Troppe domande rimangono senza risposta è non può essere sempre e soltanto questione di fortuna. Dopo le partite di Roma e Juventus in Champions, è evidente che i nerazzurri siano distanti anni luce da quei livelli, da quella coesione, da quello spirito di squadra. C’è quasi da sperare di non andare in Champions per liberarsi di Spalletti…
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