La notizia è clamorosa e se venisse confermata, sarebbe una vera e propria batosta per l’Inter. Erick Thohir, azionista di minoranza dell’Inter dopo l’ingresso in società del colosso cinese Suning, è indagato per corruzione in merito allo scandalo del KOI, il Comitato Olimpico Indonesiano di cui Thohir è presidente.
L’Inter, in una nota ufficiale, ha dichiarato che in relazione alle notizie divulgate non è stata aperta alcuna indagine ufficiale nei confronti di Thohir, che è ancora il presidente dell’Inter. Le autorità indonesiane hanno aperto un fascicolo su tre casi di corruzione all’interno del Comitato e sotto accusa sono finiti il segretario generale, Dody Iswandi, il tesoriere Anjas Rivai e AgusIkhwandel (responsabile del marketing). Per i tre, si ipotizza il reato di appropriazione indebita.
Thohir si è mostrato tranquillo e ha dichiarato che se dovesse essere accertata la sua colpevolezza, è disposto anche ad andare in prigione. Una dichiarazione scioccante che stride con l’immagine societaria di Suning, colosso integerrimo e inappuntabile che punta a trasmettere l’idea di brand consolidato, onesto e inattaccabile. Questa accusa di corruzione (ancora tutta da verificare) potrebbe accelerare la fuoriuscita dalla società nerazzurra di Thohir, poco apprezzato per alcune scelte (ad esempio quella di chiamare in panchina Frank De Boer).
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