Genoa-Juventus 2-0, bianconeri scarichi e poco reattivi, fuori dal gioco e con la mente ancora a martedì

Alla ventottesima giornata della Serie A arriva la prima sconfitta della Juventus per mano del Genoa.

Bernardeschi in azione durante la partita di Marassi.
Fonte: Twitter Juventus FC

Una sconfitta meritata, tanto che alla voce tiri in porta la squadra bianconera ha fatto registrare uno zero, a parte l’occasione della rete annullata Dybala all’inizio della ripresa. Questo è un dato molto eloquente dalla povertà di approccio offensivo della Juventus, molto bloccata, lenta sui contrasti, con la testa da un’altra parte.

Allegri ha subito detto prima del match che bisognava fare attenzione ai cali di concentrazione, a non essere troppo appagati, ma continuare ad avere il giusto approccio alle partite. Quest’oggi non si è visto nulla di ciò, con una squadra completamente in balia dell’avversario.

Dieci tiri in porta per i padroni di casa alla fine della prima frazione, con Kouamè che facilmente è entrato nella difesa nerazzurra, grazie alla sua velocità e al cambio di ritmo. Rugani e Bonucci hanno sofferto questa capacità, non riuscendo a porre rimedio.

Allegri ha deciso di schierare la sua formazione con un 3-5-2, con Dybala e Mandzukic davanti. Cristiano Ronaldo non è stato convocato, per via di un accordo sottoscritto con l’allenatore da qui alla fine della stagione. 

Cancelo e Alex Sandro alti sulle fasce in posizione offensiva. Sappiamo come il portoghese provato in quella posizione così alta non ha reso bene come quando ha giocato come terzino, per gran parte della stagione. Poi un Can nettamente in difficoltà, Pjanic piuttosto affaticato e Bentancur inappropriato.

Più volte il tecnico ha provato a cambiare atteggiamento alla squadra. Una prima volta mettendo sulla stessa fascia Cancelo ed Alex Sandro, per cercare di dare più spinta sulle zone esterne e far pervenire i cross giusti per Mandzukic. Poi inserendo Bernardeschi spostandolo sulla linea dell’attacco e quindi risistemando la difesa con la successiva entrata di Spinazzola.

L’inserimento di Kean al posto di Mandzukic parso infortunato, non è riuscito a cambiare la rotta. Ci sono tutte le attenuanti, il fatto che è reduce da una sfida importante e delicata come quella contro l’Atletico, un recupero strepitoso contro una squadra forte difensivamente.

L’atteggiamento di tutti i giocatori non è stato consono al blasone della squadra. E’ mancata la determinazione e la ferocia dei giorni migliori. Ora testa alle prossime sfide, con il pensiero alla Champions appuntamento vitale per il club.

 

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