Frosinone-Milan 0-0, dichiarazioni post-partita di Gattuso: “Abbiamo regalato la prima frazione”

Quarta partita senza gol, terzo pareggio in questo terribile dicembre, poco gioco e tanta confusione. Infortunati o no, se giochi così male contro una squadra scarsissima come questo Frosinone, non meriti nulla. Creare poco e sbagliarlo come hanno fatto Cutrone e Higuain è da arresto. Sbagliare tutto come Calhanoglu è da ergastolo. Se Donnarumma è il migliore in campo, è inutile fare tanti discorsi. E meno male che il VAR ha giustamente annullato il gol di Ciano per un fallo precedente sul turco, altrimenti ora parleremmo di esonero di Gattuso, che rischia di andare al patibolo in caso di nuova delusione fra tre giorni contro la Spal. Analizzare il match è perfettamente inutile, per cui passiamo alle dichiarazioni di Gattuso.

La prima frazione è stata discutibile: “Penso che dobbiamo partire dal fatto che è inaccettabile giocare un primo tempo come quello fatto da noi a Frosinone; abbiamo perso tutte le seconde palle con gli avversari, loro ci anticipavano su ogni pallone. Nel secondo tempo è stata un’altra partita, ma abbiamo regalato la prima frazione. Quando non c’è tranquillità e i risultati mancano, ti viene il gomito del tennista. Ma non credo affatto che i miei calciatori manchino di amor proprio“.

Higuain si è divorato due palle gol clamorose: “Quando ti arrivano 3-4 palle gol devi avere la bravura e la fortuna di metterla dentro, penso questo non serve fare processi, si vince e si perde tutti insieme e io sono il primo responsabile. Le colpe le abbiamo tutti quanti, occorre andare avanti“.

In caso di stop anche contro la Spal l’esonero sarebbe quasi certo: “Fa parte del gioco, come succede agli altri può succedere a me. L’importante ora è capire perché abbiamo giocato un primo tempo così, poi se saranno fatte altre scelte io avrò qualcosa da rimproverarmi, ma la mia coscienza è assolutamente pulita“.

Non ci sarà, comunque, alcun ritiro punitivo: “Non ci stiamo pensando, domani si lavora a Milanello e il 28 si va in ritiro, il 29 giochiamo di nuovo. Ma ora serve trovare tranquillità, più di qualche calciatore sta giocando al di sotto delle sue possibilità. Stare insieme in una stanza mezza giornata in più non serve“.

Nessun commento, infine, sul mercato: “Abbiamo Maldini e Leonardo che si occupano di mercato, di questo parlano loro. Io faccio l’allenatore”. Concentrato solo sul campo, ora più che mai“.

Ludovico Maiorana

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Sono Ludovico Maiorana, ho 34 anni e sono di Barcellona Pozzo di Gotto. Sono laureato in Scienze Storiche e scrivo per Stadiosport.it.
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