Sorpassi, incidenti, due volte l’entrata in pista della safety car, emozioni a non finire: tutto questo è stato il gran premio di Abu Dhabi, terzultima prova del mondiale di Formula 1, sicuramente una delle gare più divertenti di questa stagione. Sul circuito di Yas Marina ha trionfato Kimi Raikkonen, al primo successo della sua “seconda vita” nel circus dopo la poco felice esperienza nel mondo dei rally; una vittoria amara, tuttavia, che ha matematicamente estromesso il pilota finlandese dalla lotta al titolo mondiale, riservata ormai ai soli Vettel e Alonso, che rosicchia tre punti al tedesco, infiammando così le rimanenti due gare.
LE PAGELLE
Vettel, voto 10: il due volte campione del mondo è stato il vero protagonista di una corsa pazza, passata dalla depressione di dover partire dalla pit lane per un errore di strategia alla felicità di essere arrivato sul podio, compiendo sorpassi su sorpassi e dimostrando, se ancora ce ne fosse bisogno, la sua classe immensa. Tanto di cappello a Seb, che nel GP più delicato dell’intero mondiale riesce a limitare i danni alla grande.
Raikkonen, voto 9,5: ok, il finlandese non sarà il massimo della simpatia e della loquacità, ma con un volante tra le mani è uno dei migliori al mondo. Iceman, l’uomo di ghiaccio è tornato a vincere, a coronamento di una stagione che, comunque vada, lo ha visto tra i protagonisti assoluti, come dimostra il terzo posto nella classifica generale.
Alonso, voto 9: fa quel che può, limitando i danni con una vettura lontana di brutto da quella colorata di blu del suo avversario. Ennesima prova positiva, con annesso podio, stagionale; forse la corsa al titolo è compromessa, ma siamo sicuri che Nando ce la metterà tutta, cercando di dar fastidio il più possibile alla scuderia dei tori, dimostrando che, in fondo, la sua presenza nella zona alta della classifica non è una casualità.
McLaren, voto 5: quando al giro 20 Lewis Hamilton parcheggia mestamente la sua monoposto sull’erba artificiale del circuito di Yas Marina, fa quasi tenerezza vederlo perdere in maniera così indegna una gara che al 99,9% sarebbe stata sua. E’ la maledizione del sedotto e abbandonato, con l’inglese ancora per due gare a bordo della vettura che gli ha dato gloria e quattrini. Da dicembre ognuno per la sua strada; intanto però anche Button non se la passa bene…
Michele Pannozzo
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