Nonostante l’inaspettata, quanto fortunata vittoria di Fernando Alonso in Malesia, l’inizio stagione della Ferrari sta seguitando quanto dichiarato da piloti e dirigenti della Rossa ad inizio stagione e cioè una prima parte di campionato in difesa, avara di grandi acuti. L’ultima prova, quella in terra di Cina, ha evidenziato tutti i limiti e le difficoltà della monoposto di Maranello in queste prime gare, con lo spagnolo nono e Massa addirittura dodicesimo. Il brasiliano, poi, dopo le prime tre corse è ancora fermo a quota zero punti in classifica.
Domenica ci sarà il GP del Bahrain: una buona occasione per cercare di risolvere almeno in parte i problemi avuti fin qui, anche se dall’entourage del cavallino rampante trapelano informazioni secondo cui le vere novità sulla vettura si avranno solo a partire dalle gare europee. “Qualche novità la vedremo al Mugello, ma ci prenderemo fino all’ultimo giorno disponibile prima del Gran Premio di Spagna per introdurre gli ultimi aggiornamenti. Sono sicuro che anche i nostri avversari stiano facendo lo stesso: si tratta quindi di dimostrare che possiamo essere più bravi di loro, facendo un lavoro migliore”, le dichiarazioni di Stefano Domenicali.
In vista dell’appuntamento nell’emirato di domenica, il manager della Ferrari non crede che ci saranno differenze enormi rispetto al week end cinese. Una nuova prova in difesa, dunque, per i due piloti della Rossa: “è chiaro che non sono assolutamente contento di come è nata, questo è un dato di fatto perché è facile gestire le cose con una macchina veloce. Mi aspetto di vedere una reazione rapida dai miei tecnici su questo aspetto perché abbiamo bisogno di dare ai nostri piloti una vettura molto più competitiva”.
Un Domenicali che, nonostante tutto, ostenta ottimismo e calma: “sono tranquillo per natura, perché altrimenti è inutile. Questo è il mio approccio, soprattutto quando le cose diventano sempre più difficili. E’ necessario essere calmi e sereni. E’ chiaro che mi aspetto una reazione da un punto di vista tecnico, l’obiettivo del nostro team è quello di dare una vettura più competitiva ai nostri piloti”.
Michele Pannozzo
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