Penultimo giorno di test ufficiali, in Formula 1, sul circuito del Montmelò, a Barcellona. A sorpresa, il più veloce della mattina è stato il pilota venezuelano della Williams, Pastor Maldonado. Il sudamericano, alla seconda stagione alla guida della vettura inglese, ha fermato il cronometro sul tempo di 1.22.391, abbassando di quasi tre decimi la prestazione ottenuta ieri da Hulkenberg con la Force India.
Alle spalle del pilota di Maracay si è piazzato Michael Schumacher con la sua nuova Mercedes W03, presentata proprio l’altro giorno prima di questi test catalani. Il tedesco, sette volte campione del mondo, ha fatto registrare la sua miglior prestazione sul tempo di 1’23″384, a quasi un secondo da Maldonado, che ha sfoderato davvero una prestazione importante. Terzo il pilota giapponese della Sauber, Kobayashi, il quale ha accumulato un ritardo, dal migliore della mattina, superiore al secondo.
Button, quarto è il primo dei piloti dei top team, mentre sia Massa che Webber, che da oggi sostituivano i propri compagni di scuderia, Alonso e Hamilton, sono molto indietro. Il brasiliano, rimasto per parecchio tempo fermo ai box per un problema tecnico, ha chiuso al sesto posto, staccato dalla guida della Williams di ben 2 secondi e 2 decimi. Peggio ancora è andata all’australiano della Red Bull, che si è piazzato settimo, a quasi due secondi e mezzo dal primo e dopo aver effettuato solamente 26 giri.
In casa Ferrari, comunque, sembra che non ci sia particolare ottimismo dopo questi primi giorni di test a Barcellona. Alonso, che ieri ha terminato i suoi lavori, è apparso abbastanza frustrato e per i risultati deludenti della Rossa e per il ritardo da Red Bull e McLaren. In particolare, il pilota di Oviedo ha parlato del problema principale riscontrato sin qui dalla monoposto italiana, quello legata all’aerodinamica: “è vero, continuo a ricevere informazioni sul veicolo, informazioni che dovremmo già avere in tasca, ma la macchina è abbastanza complessa da capire e dobbiamo capire meglio il suo comportamento”.
“Al momento non sappiamo esattamente dove siamo – continua lo spagnolo, riferendosi anche agli altri team principal – Penso che forse non siamo tra i più veloci, ma sicuramente non siamo i più lenti. Quindi dobbiamo aspettare e vedere, soprattutto nella prova finale con temperature più calde in Australia, ecc. Vedremo come vanno le macchine nel Q3.”
Michele Pannozzo
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