E’ una vigilia del Gran Premio d’Austria movimentata per la Ferrari, e non ci riferiamo ovviamente solo all’arcinoto caso Vettel-Hamilton. Il team di Maranello, infatti, ha messo anche mano alla SF70-H che affronterà i saliscendi del Red Bull Ring, mentre dal punto di vista interno è salito alla ribalta il caso riguardante l’ormai ex capo progettista delle power unit, Lorenzo Sassi. Ma procediamo con ordine.
Dal punto di vista della monoposto, la Ferrari presenta due novità per l’Austria. Una voluta e un’altra ‘imposta’. Sotto il primo punto di vista, la SF70-H avrà una nuova ala anteriore, con un profilo principale dall’andamento non più rettilineo bensì ricurvo nella zona neutra centrale, in modo da favorire la generazione del vortice Y250. Inoltre, sempre riguardo l’ala anteriore, prosegue il lavoro di micro-aerodinamica degli uomini di Maranello, con l’aggiunta di una ulteriore appendice orizzontale dotata di un soffiaggio all’interno della paratia laterale, per indirizzare i flussi nel punto voluto.
Passiamo al secondo punto di vista, che farà sicuramente discutere molto. Com’è noto, la Ferrari introdusse in Cina un fondo che presentava una zona laterale molto particolare, a coltello, avente la caratteristica di flettere all’aumentare della velocità, aumentando l’effetto sigillo al posteriore e incrementando il carico aerodinamico. In seguito alle proteste di vari team (ma si intuisce facilmente quali siano…), la Federazione Internazionale ha prima ha chiesto un fissaggio metallico in prossimità del deviatore di flusso verticale e poi ha preteso che la punta del coltello venisse chiusa. Vedremo se ciò influirà negativamente sulle prestazioni della Rossa.
Passiamo adesso al fronte interno. Il Giornale ha anticipato la notizia della rimozione di Lorenzo Sassi dal ruolo di capo progettista delle power unit. In assenza di una risposta ufficiale da parte della Ferrari, la motivazione sembra risiedere in una scelta operata da Marchionne in persona, con l’obiettivo, stando ai rumors, di iniziare un progetto nell’ambito di FCA. Una decisione che ha spiazzato non pochi addetti ai lavori, visto che Sassi vanta una esperienza ultra decennale a Maranello ed era uno dei cardini del gruppo coordinato da Mattia Binotto. Sempre secondo i rumors, adesso il ruolo occupato da Sassi verrà occupato da un team di tre ingegneri.
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