Nelle scorse settimane, dopo aver preso parte quest’anno alla 500 Miglia d’Indianapolis, con una prestazione tanto convincente quanto sfortunata, Fernando Alonso ha ufficializzato la sua presenza alla 24 Ore di Daytona di fine Gennaio 2018, dove scenderà in pista con una macchina del team United Autosport, di proprietà di Zak Brown, CEO del McLaren Technology Group.

Fernando Alonso, immortalato ad Indianapolis, a fine Gennaio sarà protagonista a Daytona (foto da: topgear.es)

Raggiunto da Motorsport.com, il pilota asturiano ha confermato di non volersi limitare alla sola Formula 1, pur con il rinnovo con la McLaren; ma di voler ambire ad essere un pilota poliedrico, capace di mostrare tutta la sua classe e il suo talento in più categorie, con l’obiettivo della Triple Crown sullo sfondo. “Voglio essere il miglior pilota del mondo e per esserlo devi correre in categorie differenti, vincere con vetture diverse, e andare fuori dal piccolo mondo della Formula 1“, dice Alonso.

“I miei piani per il motorsport sono più importanti di quanto si possa pensare. Negli ultimi otto o nove anni ho cercato di ampliare i miei orizzonti, ma non è stato possibile con nessuno dei capi che avevo avuto” – ha spiegato lo spagnolo – “Zak ha capito tutto ciò e la mia partecipazione alla 500 Miglia di Indianapolis ha accresciuto il valore del brand McLaren. In vista di Daytona effettuerò prove con il simulatore, in modo da abituarmi alle condizioni di giorno/notte e alle altre variabili che possono presentarsi. Poi ci saranno i test collettivi di inizio Gennaio, nei quali avrò il primo, vero contatto con la pista, con il traffico, con i pit stop e con il cambio di pilota“.

“In questa stessa situazione si troveranno anche Lando Norris e Paul Di Resta, e dovremo dare il massimo per aiutarci a vicenda” – conclude Alonso – “Io tutor di Norris? Lando ha tutte le qualità per diventare un pilota di successo in futuro. Ha svolto e sta svolgendo un ottimo lavoro con lo sviluppo della monoposto di quest’anno e in prospettiva potrà essere un gran pilota per la McLaren“.